Da un quarto di secolo la città di Capaccio-Paestum ospita un prestigioso evento internazionale che ha un obiettivo ambizioso: promuovere le destinazioni turistico archeologiche, valorizzare Parchi e Musei, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione, incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali, unico evento al mondo patrocinato da Unesco e Unwto, le Organizzazioni Governative della Cultura e del Turismo dell’Onu, che consente l’incontro di questo straordinario segmento dei beni culturali con il business professionale, con gli addetti ai lavori, con i viaggiatori, con gli appassionati e con il mondo scolastico.
Era il 1998 quando Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Borsa Mediterranea per il Turismo Archeologico, ebbe l’intuizione di creare la BMTA, anticipando la seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco del 5 dicembre a Kyoto, che iscrisse nella Lista il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni con le aree archeologiche di Paestum e Velia e con la Certosa di Padula.
Nel corso degli anni decine di migliaia di persone hanno raggiunto Paestum per partecipare a vario titolo agli eventi della BMTA, spostandosi tra le varie sedi provvisorie che l’hanno caratterizzata: grandi alberghi, strutture tendostatiche e cupole geotediche posizionate nelle aree adiacenti ai templi.
Nel 2021 la BMTA ha trovato la sua sede definitiva, grazie al coraggioso recupero – portato a termine durante il periodo pandemico – di una struttura industriale degli anni Venti dedicata alla produzione del tabacco, dando vita alla NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, un’aria fieristica che arricchisce l’offerta della città di Paestum-Capaccio.
Qui trovano spazio 150 espositori e nelle sale appositamente allestite si alternano 600 relatori che intervengono in 150 conferenze. Venti i Paesi stranieri rappresentati.
Le aree archeologiche, il Museo e la Basilica Paleocristiana restano protagoniste dell’evento. È lì che si svolgono gli incontri di “Archeoexperience”, i laboratori di archeologia sperimentale che mostrano le tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare manufatti di vita quotidiana e gli incontri di “Archeolavoro”, dedicati all’orientamento post-diploma e post-laurea, con area espositiva dedicata alle Università e alla presentazione delle offerte formative. Il Museo ospita anche “Archeovirtual”, workshop e Mostra multimediale sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio del CNR.
Molte altre iniziative e incontri sono distribuiti negli spazi della Borsa ed in particolare ci piace ricordare il l’International Archaeological Discovery Award “Khaled Al Asad”, il premio dedicato al direttore di Palmira barbaramente ucciso dall’ISIS che viene assegnato alla scoperta archeologica dell’anno, assegnato quest’anno allo straordinario ritrovamento dei bronzi di San Casciano Terme.
Il mondo dell’archeologia e dei viaggi trova nella Borsa Mediterranea per il Turismo Archeologico un luogo privilegiato di incontro, grazie al quale è possibile pensare ad un turismo diverso e responsabile, capace di integrarsi nei luoghi di visita con consapevolezza e con una nuova visione del viaggio.