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Il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziane ha annunciato ieri, tramite conferenza stampa presieduta dal Professor Ghada Shalabi, viceministro del Turismo e delle Antichità, il dr. Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, e il dr. Mohamed Abu Zeid, vicegovernatore di Minya, il ritrovamento di sepolture nella necropoli di Tuna el-Gebel (governatorato di Minya).
Gli scavi, iniziati nel 2017 sotto l’egida del Concilio Supremo per le Antichità egiziane, hanno già restituito diverse tombe con corredi annessi. Alla settima campagna di scavo, le indagini archeologiche condotte a Tuna el-Gebel hanno ora messo in evidenza una serie di tombe scavate nella roccia appartenenti ad alti ufficiali e sacerdoti.
All’interno di queste sono stati scoperti centinaia di reperti in alabastro, faïence, legno e calcare, tra cui sarcofagi, ushabty, amuleti, statuine, elementi ceramici, vasi canopi, maschere funerarie e tessuti.
È stato rinvenuto anche un papiro, lungo ca. 13-15m, contenente il testo del Libro dei Morti, nome moderno dell’antico egiziano Libro dell’uscire al giorno (r3w nw prt m hrw), che verrà successivamente esposto al GEM.
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