I giorni scorsi si è tanto parlato della riapertura del Museo Greco-Romano di Alessandria d’Egitto, avvenuta dopo quasi venti anni dalla sua chiusura per restauro (clicca qui per il nostro articolo), ma poco o nulla si è detto del fatto che dietro questa prestigiosa riapertura c’è stato anche un grande e importante contributo italiano.
Il lungo restyling a cui è stato sottoposto il “tempio” della cultura greco-romana alessandrina prevedeva, tra le altre cose, anche la predisposizione degli ambienti per accogliere gli utenti diversamente abili e il Museo Tattile Statale Omero di Ancona si è occupato della realizzazione di un percorso dedicato a persone con disabilità visiva.
Il percorso accessibile, che ha visto il Museo Omero impegnato in prima linea, permette di toccare diciannove capolavori del museo alessandrino attraverso l’esplorazione tattile, alla quale si aggiungono didascalie informative in arabo, italiano e inglese, testi ingranditi e in Braille, disegni a rilievo e audiopenne per ascoltare i contenuti audio.
Inoltre, per la creazione di libri tattili e strumenti inclusivi di educazione al patrimonio, sono stati coinvolti docenti e studenti delle scuole egiziane, dell’Istituto italiano “Don Bosco” di Alessandria e del Liceo Artistico “Edgardo Mannucci”.
Ora, gli operatori del Museo alessandrino potranno accogliere adeguatamente gli utenti con diversa capacità visiva grazie ad un corso di formazione sull’accoglienza e l’accessibilità curato dal nostro museo.
Tutto questo grazie al progetto “Italia ed Egitto per un modello di cultura senza barriere” in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia al Cairo, il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano e il Museo Tattile Statale Omero di Ancona. Il museo anconetano, impegnato da 30 anni in un’azione riformatrice della museologia, ha messo a disposizione la propria esperienza; la Direzione Generale dei Musei dell’Egitto ha offerto la possibilità di attuarlo nei musei in cui esso può presentare massimamente la propria efficacia; e l’Ambasciata Italiana ha stabilito le necessarie connessioni per realizzare un’esperienza collaborativa veramente preziosa. La riapertura del secondo museo più antico dell’Egitto consentirà a tutta la comunità, incluse le persone con disabilità visiva, di apprezzare i suoi capolavori.
Questo progetto sottolinea l’importanza che la cultura deve essere un patrimonio accessibile a tutta l’umanità e come sottolinea il Prof. Aldo Grassini “La determinazione delle tre istituzioni impegnate in questo progetto consente di donare ai ciechi dell’Egitto, ed anche agli stranieri in visita al Museo Greco-Romano di Alessandria, un’ulteriore possibilità di crescita culturale e di quel godimento spirituale che soltanto l’arte può produrre, ed anche la concreta speranza di altri sviluppi in grado di coinvolgere elementi dello straordinario patrimonio che l’Egitto custodisce”.
Una grande soddisfazione internazionale non solo per lo staff del museo anconetano, ma per tutti noi!
Buon lavoro per tutte le altre iniziative future e in essere!