Il bocchino rinvenuto nella schola di Vindolanda. Crediti: Vindolanda Trust
Il forte romano di Vindolanda (Chesterholm) ha restituito un raro reperto. Costruito nel 79 d.C. su ordine del generale romano Gneo Giulio Agricola dopo la conquista della Britannia settentrionale, il forte di Vindolanda si trova in Northumbria, a 2km circa dalla parte conservata meglio del Vallo di Adriano, che quest’anno compie 1900 anni. Gli scavi del forte avvennero negli anni ’30 del secolo scorso, e portarono alla luce oltre 600 documenti scritti, di cui una parte di epoca traianea, che ci restituiscono informazioni importantissime sulla vita che si conduceva sul limes settentrionale romano.

In modo fortuito, al di sotto della schola, sul pavimento di un edificio di epoca adrianea, insieme ai detriti, è stato rinvenuto un bocchino in lega di rame. Il rarissimo reperto, databile tra il 120 e il 128 d.C., è il primo ad essere rinvenuto a Vindolanda.

Il bocchino fa parte del cornu, uno strumento a fiato tubolare lungo ca. 3m, arrotolato a G, che aveva una parte in legno per aiutare il suonatore a tenerlo fermo. Solitamente il cornu era utilizzato in ambito militare o per le parate, ma poteva essere suonato anche in cerimonie pubbliche e spettacoli. Lo strumento poteva essere utilizzato in ambito militare, cerimoniale o a scopo di intrattenimento.

L’eccezionale ritrovamento è importante anche ai fini dell’archeologia sperimentale. In questo modo, infatti, è possibile ricostruire in modo più fedele lo strumento musicale e comprenderne dimensioni, peso, e sonorità.
