Scoperto (?) il “vero” Monte Olimpo
Un team di ricercatori avrebbe localizzato quella che, nel mito, è la vera casa degli dei, il Monte Olimpo dominato da Zeus, da cui...
La stele di Gaio Cornelio Gallo da File
La figura di Gaio Cornelio Gallo è stata quasi ignorata, quando non infamata, dagli storici antichi e
moderni, nonostante presenti aspetti non meno interessanti di altri personaggi dell’epoca, per le cui gesta
sono stati versati fiumi di inchiostro.
Gaio Cornelio, chiamato Gallo perché nato a Forum Iulii, colonia navale nella Gallia Narbonense,
l’odierna Frejus (per altri si tratterebbe invece di Forum Iulii Iriensium, ossia di Voghera, nella Gallia
Cisalpina1), verso il 70/69 a.C., era stato un fine letterato, creatore, insieme con Catullo, di una scuola di
poeti che si erano chiamati novi. Essi, attingendo a temi della poesia greca alessandrina, avevano
perfezionato un genere originale, l’elegia, dove si esprimevano in forme studiate e raffinatissime i sentimenti
più intimi ed appassionati dell’amore.
Il villaggio operaio di Deir El-Medina. L’organizzazione del lavoro
Nello scorso numero di MediterraneoAntico.it Magazine sono state tratteggiate le figure dei servi e delle serve: purtroppo però di questi personaggi pochi sono i documenti giunti sino a noi. Come abbiamo già avuto modo di vedere le liste dei lavoratori impiegati nella costruzione della tomba del sovrano comprendevano parecchi operai. Proseguendo in questo elenco troviamo ancora due categorie non facenti parte della squadra vera e propria: i guardiani della tomba ed i custodi della porta della tomba. Nelle liste di persone collegate alla squadra costoro erano nominati dopo gli “uomini della squadra” e, in due occasioni, precedevano le serve, come ad esempio nel papiro di Torino 109, 23. Nell’ostraka di Berlino, n° 7, sono addirittura indicati come “quelli che sono fuori”. Non godevano evidentemente di un elevato status sociale: sinora infatti non è stato ritrovato nessun monumento afferente a loro e nemmeno è possibile collegare qualcuna delle tombe riportate alla luce ad un qualsiasi custode. Nei documenti sin qui recuperati i custodi della porta sono indicati con varie grafie.
Mediterraneo Antico n°1 – gennaio 2015
Mario Tosi - Il ricordo di Sandro Trucco - Il villaggio operaio di Deir el-Medina - Stele Cat. 1535 di Abkau - Una misteriosa iscrizione geroglifica sulla Grande Piramide di Giza - La piramide in Egitto: simbolo dell’ideologia faraonica - Kenamun. L’undicesima mummia - Influssi stranieri nella religione egizia. Seconda parte - Le modifiche alla Cappella Rossa e la damnatio memoriae di Hatshepsut - I “Popoli del mare” nelle fonti scritte egiziane del Nuovo Regno - Egitto moderno: Doria Shafik e i diritti delle donne - Il protobizantino e le province orientali dell’Impero, tra storia e archeologia - La piramide di Caio Cestio a Roma - Vaso François. Una storia nella storia ed una preziosa eredità
Roma: la Guerra Sociale
Nel II secolo a.C. il senato aveva assunto una sempre maggiore preminenza, mentre al contempo la forte espansione di Roma nel Mediterraneo privava sempre più l’Urbe della partecipazione politica, finendo per far assumere alla nobilitas senatoria un controllo maggiore sulla res publica. In seguito alla lex Calpurnia del 149 a.C. il senato era arrivato a controllare perfino i processi contro la malversazione e corruzione nelle province, che però erano sempre amministrate dai senatori stessi.
Non solo leoni al Colosseo
Gli animali nel mondo dei giochi dell’Antica Roma
Una tipica giornata al Colosseo includeva diversi tipi di spettacoli. In linea generale, la mattina si assisteva...