Una donna non comune: Terenzia, la prima moglie di Cicerone

E’ il 58 a.C. quando Marco Tullio Cicerone è costretto ad abbandonare Roma per un difficile esilio, che lo terrà lontano dalla famiglia e...

Gli Annali di Sennacherib dal Prisma di Chicago

Sennacherib(705-681) salì sul trono d’Assiria, succedendo al padre Sargon II (721-705), il dodicesimo giorno del mese di Ab (luglio-agosto) del 705 a.C. Fu un re guerriero e due prismi d’argilla contengono la descrizione delle otto spedizioni condotte dal sovrano assiro durante il suo regno: il Prisma Taylor, datato al 691 a.C. (eponimato di Bēl-Emuranni), e il Prisma di Chicago, del 689 (eponimato di Gakhilu). Il testo qui considerato è quello del Prisma di Chicago, conservato presso l’Oriental Institute di Chicago, Illinois (il Prisma Taylor è conservato al British Museum).

Il Museo Egizio e il Tempio di Ellesija – Parte 2

Riprendiamo il racconto e a coloro che non avessero letto la prima parte consigliamo di farlo cliccando qui: https://mediterraneoantico.it/articoli/news/il-museo-egizio-e-il-tempio-di-ellesija-parte-1/ L’Egitto, dunque, ha bisogno di una...

David O’Connor (1938-2022), una vita per Abydos

Crediti: Abydos Archaeology È venuto a mancare il 1 ottobre l’egittologo David O’Connor, Direttore Emerito dell’Abydos Archaeology e Lila Acheson Wallace Professor Emeritus di Arte e...

Quando Ramesse II andò a Parigi e fu accolto dal picchetto...

Era il 26 settembre del 1976 quando la mummia di Ramesse II atterrò a Le Bourget, l'aeroporto militare di Parigi, dove fu accolta con tutti gli onori riservati ad un Capo di Stato con tanto di parata militare e picchetto d'onore. Ramesse II restò nella capitale francese per circa otto mesi affinché la sua mummia fosse sottoposta ad una delicata operazione di conservazione in quanto vittima di un fungo che, con il suo sviluppo, ne stava provocando un veloce deterioramento.

Un’insolita psicostasia scoperta nella chiesa di San Nicolò a Jesi

“Riportare alla luce questi affreschi significa riportare in vita la nostra città” è con queste parole che si è presentata la conclusione del lavoro di conservazione e restauro del bellissimo e particolarissimo affresco scoperto la scorsa estate nella chiesa di San Nicolò a Jesi raffigurante l’arcangelo Michele psicopompo e che potrebbe retrodatare la costruzione dell’edificio cultuale marchigiano. Con l’intenzione di rimuovere uno strato di calce che era stato posto nella notte dei tempi sull’abside della chiesa più antica della città, e cercare così di capire cosa nascondesse, si è scoperto l’importante dipinto medievale, unico nel suo genere sia per le numerose domande che ha innescato tra gli esperti che per le raffinate, nonché inusuali, rappresentazioni figurative.