“Osteria Sumer”: l’università di Pisa scopre un “frigorifero” di 5.000 anni!

Aveva suscitato stupore, poco tempo fa, la notizia della scoperta a Pompei di un “fast food” dell’antica Roma, ossia una struttura di poco meno...

L’archeologia italiana in Egitto e nei paesi Nord Africa e del...

“Italian Archaeology In Egypt and MENA Countries (IAM)”: non è solo una conferenza, ma un importante evento archeologico organizzato dall’Italian Cultural Institute – Italian Archaeological Centre (IIC - CAI) del Cairo in programma dal 7 al 9 dicembre p.v. in due bellissime locations: al Cairo e ad Alessandria d’Egitto. È una grande opportunità di incontro e un’occasione per avere un approccio più vicino alle ricerche svolte dalle missioni archeologiche italiane che operano nei paesi del Nord Africa e del Vicino Oriente (paesi MENA).

La misteriosa gemma gialla di Tutankhamon proviene da un meteorite.

La gemma gialla con cui è realizzato lo scarabeo del pettorale di Tutankhamon è stata al centro di studi recenti, pubblicati sulla rivista Geology...

Scoperta a Eliopoli struttura giubilare di Ramesse II

Una missione archeologica dell'università egiziana Ain Shams ha completato lo scavo di un struttura cultuale dedicata al faraone Ramesse II scoperta lo scorso anno nell'antica Eliopoli, la moderna Matariya, il sobborgo del Cairo ormai divenuto celebre per il ritrovamento del colosso di Psammetico I.

Egitto: provata l’esistenza dei “coni profumati”.

Dal recente rapporto di scavo stilato dall’Amarna Project in relazione alle ultime ricerche effettuate nell’antica Akhetaton, la città fortemente voluta da Akhenaton (XVIII dinastia, 1375-1334/33 a.C. circa), siamo venuti a conoscenza di una scoperta senza precedenti. Si tratta del primo ritrovamento di due “coni profumati”, accessori molto spesso rappresentati sul capo di innumerevoli personaggi nell’iconografia egizia per ben 1500 anni (a partire dall’inizio del Nuovo Regno al Periodo Tolemaico) e finora mai concretamente ritrovati.

Il Canto del mattino o Inno del risveglio a Edfu

Nel grande tempio di Edfu, dedicato al culto del dio falco Horus, durante l’ufficio del mattino delle feste solenni - ufficio che sostituiva, a intervalli regolari e frequenti il semplice servizio giornaliero - i sacerdoti coristi eseguivano il Canto del mattino, per propiziare il risveglio del dio dopo il sonno della notte. Il testo del canto si trova inciso, con tutta la magnificenza che conveniva a uno dei maggiori templi d’Egitto, sulla facciata esterna del santuario centrale. Ne riassumo, qui di seguito, la descrizione data da Maurice Alliot.