Una ricerca internazionale svela l’origine meteoritica del pugnale di Tutankhamon
Un team di ricercatori internazionali - appartenenti al Politecnico di Milano, all'Università di Pisa, al CNR, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio del Cairo e all'Università di Fayoum, oltre che alla ditta XGLab - ha documentato l'origine meteoritica del ferro della lama del pugnale appartenuto a Tutankhamun, l'antico sovrano egizio, noto come il faraone bambino, vissuto nel XIV secolo Avanti Cristo.
Pisa: metodo olfattivo per scoprire il contenuto di vasi egizi di...
Grazie ad un innovativo metodo "olfattivo" i ricercatori dell'Università di Pisa hanno indagato il contenuto di circa cinquanta vasi e anfore risalenti a 3500...
I navigli di Hammurabi: le scoperte dell’Università di Catania in Iraq
Definizione: ambasciatore italiano presso un Paese del Medio Oriente, con un’agenda fittissima di impegni istituzionali congestionata da visite ai cantieri archeologici condotti dai suoi...
Lettera di Nefertari, moglie di Ramesse II, a Pudukhepa, moglie di...
Sappiamo che unitamente alla corrispondenza intercorsa tra Ramesse II e il sovrano hittita Khattushili III (1265-1237) e che ha portato alla stesura del celebre trattato di pace e alla celebrazione di due matrimoni tra il faraone e due figlie di Khattushili1, anche tra le regine, l’egizia Nefertari e la hittita Pudukhepa, fu scambiata una ricca corrispondenza.
Figlia di Pentipsharri, sacerdote di Astarte/Ishtar nella città di Lawazantiya, nella regione di Kizzuwatna, e a sua volta sacerdotessa, Pudukhepa sposò Khattushili verso il 1265 a.C. Ultima regina hittita di cui ci sia giunta notizia, essa mantenne il ruolo di Regina Regnante anche durante l’intero periodo del regno del figlio Tudhaliya IV (1237-1209), e morì in tarda età, nel regno del nipote Shubbiluliuma II. È considerata la più importante figura femminile della storia ittita, in campo politico e spirituale.
Una campagna di crowdfunding per dimostrare l’esistenza della tomba di un...
Lanciata per la prima volta da un’archeologa napoletana una campagna di crowdfunding per dimostrare l'esistenza della tomba di un faraone
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Svelato il segreto di bellezza dei capelli degli antichi Egizi
Non è raro trovare mummie con dei capelli perfettamente preservati e con acconciature dalle ciocche e dai riccioli ancora perfetti. Si pensava per questo che anche i capelli, come il corpo, fossero sottoposti a speciali processi di imbalsamazione. Ed è così che ad un team russo dell’Istituto Kurchatov di Mosca è venuta l’idea di indagare sul caso e scoprire quale formula utilizzassero gli antichi Egizi per avere capelli splendidi anche dopo oltre 3000 anni. La loro tenacia è stata premiata ed hanno scoperto il segreto di bellezza degli Egizi individuando la composizione dei prodotti utilizzati per la cura dei loro capelli e per le loro elaborate acconciature dettate dalla moda del tempo.