Erminia Caudana: “miracolosa” restauratrice di papiri
“…nelle sue mani sapienti, i frammenti minuti del foglio frantumato si ricomponevano a costruire un testo; il volume crocchiante e frangibile a un tocco...
Collana in faience che riporta il nome di Seti I
Di questo gioiello, risalente alla XIX dinastia, si conservano 13 piastrine modellate in entrambi i lati e non tutte in ottimo stato di conservazione o integre.
Tutte hanno come base il simbolo della festa hb, mentre le parti superiori ci sono pervenute in cinque tipi diversi.
Un solo esemplare presenta un ankh che sorregge con le mani uno scettro was su ogni lato, con due anelli di sospensione laterali per poter essere legato alle altre piastrine.
A settembre l’annuncio della scoperta di una nuova sorprendente tomba a...
Il ministro delle antichità egiziane e il governatore di Luqsor hanno annunciato la scoperta di una nuova sorprendente tomba nella zona archeologica dell’antica Tebe. Una conferenza stampa prevista per il prossimo 9 settembre rivelerà ulteriori dettagli sulla nuova scoperta che era già stata preannunciata tempo fa facendo trapelare che la sepoltura in questione dovrebbe essere più grande e addirittura più stupefacente della tomba di Userhat.
Come da millenni, anche oggi si è ripetuto il “Miracolo del...
Come ogni anno, come accade ormai da millenni, si è ripetuto oggi ad Abu Simbel il “Miracolo del Sole”, fenomeno che si verifica regolarmente, con una precisione da lasciar ancor oggi stupiti, due volte l’anno: il 22 febbraio e 22 ottobre. In questi due giorni, all’alba, i raggi del sole, oltrepassando la piccola porta incastonata tra i quattro colossi di Ramesse II, penetrano l’oscurità attraversando le due buie sale ipostile del tempio maggiore di Abu Simbel (la prima delle quali è sorvegliata da otto imponenti statue del sovrano nelle sembianze di un Osiride) fino a raggiungere il Santa Sanctorum ed illuminare il volto del grande faraone. Dopo un lungo bacio di ben 20 minuti le statue del sovrano divinizzato e quelle di Amon e Ra-Harakhty, le due divinità a lui affiancate, vengono di nuovo inghiottite dall’oscurità e ritornano a far compagnia al dio ctonio Ptah, rimasto sempre nell’ombra durante questo rituale di rigenerazione.
Figurina femminile con Bastet
Questo reperto in bronzo con la superficie parzialmente corrosa e le gambe spezzate all’altezza delle caviglie, rappresenta una donna in piedi nell’atto di incedere, che tiene la dea Bastet su una spalla reggendola con entrambe le braccia.
El-Alamein: rinvenuti resti di mercantile affondato di III sec. a.C.
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Il Segretario generale del Consiglio Supremo per l’Archeologia, Dr. Mustafa Waziri, ha annunciato ieri il ritrovamento di un’imbarcazione di...