
La Factum Arte di Madrid crea copie di capolavori archeologici non solo identiche agli originali, ma in grado di trasmettere le stesse emozioni.
E’ quello che sostiene Adam Lowe, ideatore del progetto, secondo il quale l’high-tech incontra l’artigianato dando un nuovo senso all’arte della conservazione. Nei laboratori di Madrid stanno ultimando la versione di una scultura del XVI secolo a.C. che sarà del tutto realistica, senza alcuna licenza da parte degli artisti, con una precisione che arriva al decimo di millimetro.

Per realizzare le loro opere “moderne” il team si reca presso musei, antiche tombe e siti archeologici con scanner ad alta tecnologia, riportando a casa immagini dei reperti o dei dipinti parietali perfettamente fedeli alla realtà. L’elaborazione in studio consentirà poi la realizzazione delle copie nel tentativo di “ridefinire la relazione tra originalità e autenticità”.

Il tema delle “copie” è molto dibattuto perché si colloca tra il desiderio dei visitatori di poter osservare l’opera o il sito archeologico originali e la loro delicatezza – spesso davvero estrema – e quindi la loro conservazione.
Sorgente: Using high-tech tools to recreate and preserve ancient treasures