Quanti tra i visitatori di Central Park sanno che il celebre mosaico Imagine in memoria di John Lennon, una delle icone di NY, è dono della città di Napoli ed è ispirato ad un reperto del MANN? Questa bellissima storia , che mi fu narrata dal prof. Michelangelo Iossa, merita di essere  ricordata nel giorno del ritorno in collezione del Mosaico con Medusa dalla casa del Citarista (anche questo un segno!), e conosciuta da chi lo ammirerà. Non solo perché racconta molto del legame tra Napoli e New York, della forza del messaggio di Lennon a sessant’anni dalla nascita del Beatles e del loro mito, della sensibilità d’artista di Yoko Ono. Ma anche del senso di un museo che vuole connettere antico e presente attraverso emozioni e ponti tra le culture”, – Paolo Giulierini, direttore del MANN.

Il 5 ottobre il Mosaico con testa di Medusa torna in allestimento permanente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli in occasione del sessantesimo anniversario dall’uscita della canzone dei Beatles “Love me do”. Non esposto da alcuni anni, il mosaico, di 2m2 ca., decorava la pavimentazione della casa del Citarista a Pompei, una delle più grandi domus del sito partenopeo.

Il Mosaico con testa di Medusa. Crediti: MANN

Realizzato in opus tessellatum, il pavimento musivo avrebbe ispirato il memoriale dedicato a John Lennon che si trova in Central Park (New York): lo Strawberry Fields Memorial, che occupa un’area di ca. 10.000m2. Il memoriale venne inaugurato il 9 ottobre 1985, cinque anni dopo la morte di John Lennon, assassinato da Mark David Chapman mentre rincasava a Manhattan. 

Il mosaico in memoria di John Lennon presso lo Strawberry Fields Memorial (Central Park, NY). Crediti: MANN

Nel suo libro “Gli ultimi giorni di Lennon” (Infinito edizioni) e in numerosi reportage, il giornalista e docente universitario del Suor Orsola Benincasa Michelangelo Iossa ha ricostruito le attività di realizzazione di questa particolare “oasi della pace” nel centro di New York.

Fu Yōko Ono, artista giapponese e compagna di Lennon, a diventare la promotrice di un memoriale particolarissimo: accanto a specie botaniche diverse, provenienti da ben centoventuno paesi di tutto il mondo, ecco un grande mosaico forgiato dai maestri dello Studio Cassio di Roma e, nei primi anni Ottanta, donato al New York City Council dal Comune di Napoli. L’opera contemporanea riprende chiaramente il modello iconografico antico: dal manufatto del Museo Archeologico Nazionale di Napoli appare rievocato il grande tondo a squame bipartite bianche e nere con effetto illusionistico, sostituendo la testa centrale di Gorgone con la scritta simbolica di “Imagine”, titolo della canzone più famosa scritta da Lennon.

Realizzato da Antonio Cassio con il contributo del fratello Fabrizio, il mosaico fu al centro di un intenso carteggio tra Yōko Ono Lennon e Giuseppe Castaldo, allora a capo dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Napoli e autentico deus-ex-machina dell’intera operazione. Finanziato dall’ente turistico napoletano, il mosaico venne proposto dallo stesso Castaldo in un momento storico in cui il legame tra Napoli, New York e le arti figurative viveva una delle sue stagioni più intense: Lucio Amelio agitava il mondo dell’arte contemporanea trasformando Napoli in un epicentro dei linguaggi artistici all’indomani del terremoto del 1980, l’amministrazione partenopea era guidata dal sindaco-artista Maurizio Valenzi e, dall’altra parte dell’oceano, il governatore dello Stato di New York era l’italoamericano Mario Cuomo, di origini campane. Nel 1984, Yōko Ono inaugura i lavori di costruzione dell’oasi naturalistica dedicata a John, proprio al fianco di Giuseppe Castaldo”, racconta Michelangelo Iossa.

John Lennon e Yōko Ono. Crediti: MANN

E una bellissima scatola d’argento, che sarà presentata per la prima volta al MANN proprio il 5 ottobre, è testimonianza dei legami tra l’artista giapponese e la città di Napoli; sul prezioso oggetto, donato a Giuseppe Castaldo, è incisa la dedica: “Alla Città di Napoli e alla sua gente. Con Amore, Yōko Ono Lennon, 1985”.

Filo doppio tra diverse realtà internazionali in date simbolo: nel 2023, infatti, Yōko Ono festeggerà novant’anni. E il 5 ottobre, in un mix di archeologia e storia del costume, il MANN inaugurerà la rassegna cinematografica “L’Altro Giappone”, proprio nel nome di Yōko Ono e John Lennon.

John Lennon e Yōko Ono. Crediti: MANN

Comunicato stampa Museo Archeologico Nazionale di Napoli

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