Thalassa: la mostra sulle meraviglie sommerse dal Mediterraneo prorogata sino al 31 agosto
Mercoledì 1° luglio (ore 12), diretta Facebook per presentare la raccolta di saggi sull’exhibit
Per l’occasione, sarà lanciato il trailer del documentario sull’esposizione
Sala della Meridiana, dove fino al 31 agosto sarà possibile ammirare i reperti della mostra Thalassa. Photo credits: Paolo Bondielli

Nel Salone della Meridiana si potranno ammirare non soltanto i reperti provenienti da importanti scavi subacquei nel Mediterraneo, ma anche opere che raccontano le suggestioni esercitate dal Mare nostrum sull’iconografia antica; il prestito, da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, di un’ancora (II sec. a.C.), un remo ed un albero (età imperiale) di un’imbarcazione, rappresenta un suggestivo completamento dell’esposizione. ​

Non solo una mostra, che costituirà, con “Gli Etruschi e il MANN”, un punto di forza nella programmazione culturale estiva dell’Archeologico, ma anche un importante progetto di ricerca, proiettato verso il prossimo futuro: mercoledì 1° luglio (ore 12), in diretta Facebook dal Salone della Meridiana, i curatori dell’exhibit Paolo Giulierini, Salvatore Agizza, Luigi Fozzati e Valeria Li Vigni, presenteranno il volume “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo. Saggi” (Electa Editore); all’incontro, interverranno anche Cherubino Gambardella e Simona Ottieri (responsabili allestimento della mostra). 

Sala della Meridiana, dove fino al 31 agosto sarà possibile ammirare i reperti della mostra Thalassa. Photo credits: Paolo Bondielli

Parallelamente al volume, l’evento sarà anche l’occasione per il lancio del trailer del documentario dedicato all’esposizione: il documentario è diretto da Antonio Longo e scritto dallo stesso Longo con Salvatore Agizza.

Un mare di idee per una mostra che ha creato rete tra istituzioni; Thalassa ha ottenuto il patrocinio morale di: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Campania, Comune di Napoli ed Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale (Napoli-Salerno-Castellammare di Stabia), Università degli Studi di Salerno, Università “L’Orientale” ed Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

L’Atlante Farnese, scultura del MANN e fulcro simbolico della mostra. Photo credits: Paolo Bondielli

L’esposizione è stata realizzata anche in collaborazione con la Scuola Archeologica di Atene, l’Università degli Studi di Bari, l’Università “Parthenope”, ENEA ed INGV. 

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