Archeologi egiziani scoprono strutture della I dinastia ad Abydos.

La missione archeologica egiziana guidata da Yasser Mahmoud Hussein ha scoperto ad Abydos una necropoli ed un insediamento predinastico risalente al quarto millennio a.C. (3316 a.C.) a 400 metri a sud del tempio di Seti I. Il team ha anche scoperto diverse capanne e strumenti di vita quotidiana, tra cui ceramiche, che potrebbero ricondurre ad un villaggio predisposto per i lavoratori che parteciparono alla costruzione delle tombe reali.

Inaugurato il laboratorio per il restauro della seconda barca di Cheope

E’ stato inaugurato nei giorni scorsi ai piedi della Grande Piramide di Giza il nuovo laboratorio temporaneo realizzato per il restauro della seconda barca solare di Cheope, una delle cinque imbarcazioni in legno di cedro che il famoso sovrano che regnò in Egitto durante la IV dinastia fece seppellire intorno alla sua piramide per il suo viaggio nell’aldilà 4600 anni fa. Il nuovo laboratorio, costruito a pochi metri dalla parete sud della Grande Piramide, durante la sua inaugurazione ha ricevuto il primo pezzo: si tratta della chiglia, una delle parti più importanti della struttura dello scafo.

Completato il restauro della cappella della barca sacra di Thutmose III

Il “Centre Franco-Egyptien d'Etude des Temples de Karnak” (CFEETK) ha finalmente completato i lavori di restauro della cappella della barca sacra di Thutmose III ricostruita presso l’Open Air Museum di Karnak, il museo all'aperto del famoso complesso templare di Luqsor. Dopo la ricostruzione delle pareti avvenuta nel 2010 e una delicata operazione di ricollocamento del soffitto, ora è pronta per essere aperta ai visitatori. Nell’articolo anche un breve ed esplicativo video che mostra dettagliatamente le fasi d’avanzamento dei lavori del difficile posizionamento della lastra.

I furti nelle tombe a Tebe alla fine del Nuovo Regno

Presentazione generale, traduzione dei testi e commento grammaticale

Il banchetto in Etruria

La calda luce delle fiaccole, il gioco di luci e ombre sulle pareti decorate e adorne di ghirlande, il suono dolce dell’aulós, il crepitio del fuoco, il profumo delle carni arrostite, le voci dei commensali, l’aroma inebriante del vino, i colori delle vesti leggere delle danzatrici: ai nostri occhi si svelano i dettagli della vivace atmosfera che animava banchetti e simposi nel mondo antico. Proprio come si procede in una ricetta che prevede ingredienti sapientemente miscelati, anche in questo caso lo studio della cultura materiale, aggiunto ad un pizzico di dettagli tratti dalle fonti letterarie, sono gli elementi principali per poter ricostruire e rivivere le cerimonie del passato.

Le teste di riserva. Un antico rito di esecrazione?

Le teste di riserva potrebbero essere frutto di un rito di esecrazione celebrato dai sacerdoti a protezione della necropoli e delle sepolture reali.