Scoperta a Tuna el-Gebel una cachette con 17 mummie

Un susseguirsi di notizie eccezionali giungono dall'Egitto in questo ultimo periodo; l'ultima arriva da Tuna el-Gebel, nel governatorato di Minya, nel Medio Egitto, dove sono state scoperte delle catacombe con un sorprendente numero di mummie non reali del periodo greco-romano. Il Ministro delle Antichità nella conferenza stampa rilasciata ieri parla di diversi pozzi di sepoltura che presentano un certo numero di corridoi lungo i quali è stata scoperta la cachette in cui sono state riposte in antichità 17 mummie, dodici delle quali quasi intatte. (Foto e video)

Ramesse II stante torna imponente di fronte al primo pilone del...

E’ stato inaugurato alla presenza del Ministro delle Antichità, il Dott. Khaled El-Anani, il ricollocamento della statua di Ramesse II davanti al primo pilone del Tempio di Luqsor. Dopo aver rimosso il tessuto che celava l’imponente statua in granito nero di 11 metri del famoso sovrano della XIX dinastia, il dottor Khaled El-Anani ha presentato martedì sera l’enorme statua dopo il completamento dei lavori di restauro e riassemblaggio. La scultura era una delle quattro statue stanti del sovrano che in origine erano collocate proprio di fronte al primo pilone di Ipet-Resyt. (Foto e video)

Rinvenute statue della dea Sekhmet e blocchi di sfingi nell’antica Tebe

Gli archeologi de “The Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation Project” hanno portato alla luce una serie di statue della dea Sekhmet di grande qualità artistica, e in ottime condizioni, a Kom El-Hettan, la zona archeologica sulla riva occidentale di Luqsor. Il direttore della missione egiziano-tedesca, Hourig Sourouzian, nell’informarci della scoperta, ci fa sapere che le che statue non sono integre; dall’area in cui era stata edificata la sala ipostila del tempio funerario di Amenhopet III (1386-1349 a.C.), e dove già in passato erano venute alla luce altre statue della dea leonessa, sono emersi quattro nuovi frammenti de “La Distruttrice”.

Pisa: resti di domus romane negli scavi di piazza Andrea Del...

Scavo in corso di uno dei piani pavimentali. Crediti: Pisa Progetto Suburbio / Università di Pisa Gli scavi condotti dal Dipartimento di Civiltà e Forme...

Giza: scava illegalmente sotto la propria abitazione e trova una tomba...

Domenica scorsa, grazie ad un intervento della Polizia del Turismo e delle Antichità, è stata portata alla luce una tomba dell’Antico Regno. L’operazione ha avuto luogo nel distretto di Nazlat as-Samman, un sobborgo di recente costruzione a Giza, proprio a ridosso della Piana in cui svettano imponenti le tre grandi piramidi di Cheope, Chefren e Micerino sorvegliate dall’enigmatica Sfinge.

“Affrontare” l’antico: Il Tuffatore di Carlo Alfano a Paestum

Voltandosi verso il giardino che fronteggia la sala della Tomba del Tuffatore nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum si vede in posizione sottostante, attraverso la vetrata, una grande vasca in marmo riempita d’acqua. La sala della tomba del Tuffatore. © Marco Vasile. Da essa si innalzano cinque cilindri – lo stesso numero di quello delle lastre dipinte che compongono la tomba – di altezze e materiali differenti con evidenti capacità specchianti-riflettenti. Più lontano, in posizione solitaria fortemente decentrata, si scorge un sesto cilindro, che sembra in qualche modo ambire ad un collegamento con il gruppo degli altri cinque. Già l’impressione iniziale è che tra l’installazione e il dispiegamento delle antiche lastre tombali nell’antistante sala museale sia in corso un silenzioso dialogo. I cinque cilindri, come membri di un coro tragico, sembrano voler commentare il destino del Tuffatore.