Quello del pugilato è uno sport assai antico, addirittura se ne parla nell’Iliade e si pensa fosse conosciuto già da tempi più remoti sotto il nome di pýx o pygmḗ. Ci sono diverse leggende sull’origine, alcune sono anche mitiche; secondo una di queste Teseo inventò uno sport nel quale due uomini, seduti l’uno di fronte all’altro, dovevano colpirsi coi pugni fino a quando uno dei due rimaneva ucciso o impossibilitato a continuare il combattimento: in seguito, perfezionandosi le regole della lotta, si introdusse l’assunzione della posizione eretta tra i due sfidanti, ed in seguito venne previsto l’uso di guantoni, a volte muniti di borchie, e protezioni per i gomiti, anche se non doveva essere raro assistere a combattimenti di uomini completamente nudi.
È un originale in bronzo di alto livello, rappresentante un pugilatore che fu trovato all’interno di una cantina nell’Esquilino assieme ad altri reperti. L’atleta siede spossato, i muscoli gonfi sono rilassati, le braccia lasciate cadere mentre si appoggiano sulle cosce. I pugni sono avvolti dalle bende usate durante la gara, ormai privi di tensione. Anche il torso piegato in avanti sottolinea la fine dell’atto sportivo, ma la testa volta bruscamente a destra, verso l’alto, guarda un immaginario spettatore. Proprio sul volto abbondano dei particolari realistici, come i segni di ferite provocate dall’avversario.
Il viso resta inespressivo se non per le sopracciglia fortemente arcuate e lo sguardo perso nel vuoto. L’attenzione dell’artista sembra rivolta più che alle masse muscolari ad elementi realistici che continuano ad apparire sul pugilatore nel naso rotto, nei tagli delle ferite del corpo sottolineate da inserimenti in rame. Non chiara è l’identità del personaggio, se riconducibile semplicemente ad un atleta o ad un pugilatore mitico. Sono state infatti avanzate delle ipotesi, come la rappresentazione del mitico re dei Bebrici,Amico, che sfidava al pugilato ogni viaggiatore che sbarcava sull’isola di Creta; una volta vintolo, lo uccideva; sino a quando non gli si oppose il semidio Polluce, durante il viaggio degli Argonauti, che lo costrinse alla resa.
Fonte: Arte greca. Dal X al I sec. a.C. di Bejor,Castoldi,Lambrugo.
Immagine: MediterraneoAntico
Testo a cura di Alessandra Randazzo