Una interessante rivalorizzazione del patrimonio storico di Benevento è in corso con l’accordo, recentemente siglato tra la Provincia di Benevento e l’Università degli Studi ‘L’ Orientale’ di Napoli – dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo: una nuova catalogazione dei reperti dello scomparso Tempio beneventano dedicato alla dea Iside del culto egizio, sarà dunque possibile.
Abbondanti rinvenimenti isiaci vennero alla luce nel 1903, durante i lavori di ristrutturazione dei locali della Caserma dei Carabinieri, ex Convento di S. Agostino, nei pressi dell’arco di Traiano, a Benevento. I reperti rinvenuti in questa occasione possedevano un ottimo stato di conservazione, valore questo, ragionevolmente imputabile al seppellimento subito nel tempo, dovuto al loro riuso come riempimento di murature in epoca longobarda.
Il riordino di tali testimonianze è un dovere istituzionale, sostiene il Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria nella delibera della convenzione approvata il mese scorso. Particolare riferimento alla sensibilità, tra le parti, di agire con urgenza anche per rinnovare l’esposizione di tali beni sul territorio beneventano in modo da esaltarne la meritata attrattiva e migliorarne la fruibilità.
Il culto della dea egizia Iside, ‘Signora di Benevento’ caratterizza l’identità della città sannita: il tempio, edificato su volontà dell’imperatore Romano Domiziano, intensamente devoto alla dea e seguace di un modello monarchico tipicamente orientale, rappresenta una delle massime realizzazioni di arte egizia nel mondo in una Benevento di grande splendore, crocevia dei traffici verso Brindisi, nevralgico porto di collegamento con l’Oriente. Un convegno conclusivo, previsto nell’accordo, illustrerà alla comunità scientifica i risultati ottenuti anche attraverso la promozione di seminari e l’uso dei propri laboratori e servizi tecnici messi a disposizione dall’Ateneo.
Source: ntr.24 (con video); Sannioportale.it