© Parco Archeologico di Pompei – modificato da Chiara Lombardi per MediterraneoAntico
Parco archeologico di Pompei, Regio IX.
Proseguono i lavori di scavo e ricerca nella domus IX, 10, 1 all’interno della quale, qualche mese addietro, vi avevamo dato la notizia della scoperta di iscrizioni elettorali (qui il nostro articolo). Qualche giorno fa gli archeologi hanno portato alla luce un’altra testimonianza di vita della città vesuviana, stroncata dall’eruzione del 79 d.C.
A seguito del forte terremoto del 62 d.C., a Pompei vi erano diversi cantieri di ristrutturazione della città. Ad esempio, il tempio di Iside, venne ristrutturato nelle fattezze attuali proprio in seguito ai danni causati dal sisma. Nella domus della Regio IX, in un angolo dell’atrio, sono emerse tracce evidenti dei lavori di ristrutturazione: sono stati infatti rinvenuti blocchetti di tufo nonché ca. 300 tegole in laterizio che servivano a questo scopo.
Insieme al materiale necessario per i lavori di ristrutturazione, vi è un altro importante dato: sullo stipite accanto a tegole e blocchetti sono incisi o iscritti con carboncino numerosi numeri, forse conteggi del materiale o delle giornate di lavoro da parte delle maestranze impegnate nei lavori di ristrutturazione della domus.
Ci auguriamo che le prossime indagini possano dare ulteriori informazioni sulla tipologia di questi numeri: sarebbe un importantissimo dato se si trattasse dei turni di lavoro degli operai. Attraverso questi, infatti, potremo capire meglio le ore lavorative, se c’erano delle differenze tra capi mastri e operai semplici, se si lavorava solo nelle ore diurne o anche in quelle notturne, nonché quante persone erano coinvolte nella ristrutturazione della domus IX 10, 1 tra il periodo successivo al terremoto del 62 e l’eruzione del 79 d.C.