Esce Mi-Rasna il gioco che vi proietterà nel mondo degli Etruschi

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L’Entertainment Game Apps, Ltd. è lieta di presentare il progetto Mi Rasna – Io sono etrusco, il nuovo videogioco lanciato dal gruppo EGA che intende valorizzare la ricchissima storia del popolo Etrusco. EGA ha creato un videogioco strategico in cui l’utente vestirà i panni di un magistrato locale che dovrà gestire il benessere delle città attraverso una serie di azioni legate all’economia, all’agricoltura, all’allevamento, all’edilizia, all’estrazione delle risorse e dei manufatti prodotti dal popolo etrusco.

Il paesaggio, ricreato in 2D, rappresenta i confini di oggi di Toscana, Lazio e Umbria, con il posizionamento della Dodecapoli, dei maggiori Templi e delle Necropoli etrusche e una serie di altri piccoli insediamenti. Lo scopo, oltre che strategico, ha importanti fini di divulgazione. La mission del gruppo EGA è realizzare giochi per dispositivi mobili e soprattutto creare contenuti assolutamente fedeli alla storia e all’archeologia dei luoghi.

Parte fondamentale del progetto, è stata la proficua collaborazione dei più importanti musei, parchi ed aree etrusche diffuse sul territorio, che hanno messo a disposizione le loro ricche collezioni, cercando di avvicinare alla conoscenza quanti più fruitori possibili, soprattutto tra i giovani.

L’ambientazione storica in cui si cala il gioco, rappresenta un’occasione unica per unire in un solo progetto la valorizzazione di un’area geografica ampia che include tutte le regioni nelle quali il popolo etrusco ha trovato la sua più ampia espressione, e che rende quindi necessaria la partecipazione al progetto e il coinvolgimento diretto degli enti presenti su questi territori.

Gli enti coinvolti da EGA, musei e parchi archeologici, hanno gentilmente messo a disposizione dei fruitori alcuni importanti pezzi delle loro collezioni, oggetti accuratamente selezionati e fotografati dall’esperta archeologa e che sono stati inseriti nel gioco. Questi, avranno un ruolo chiave in quanto, attraverso la risoluzione di mini-quiz legati al reperto o a domande più generali sul popolo etrusco, faranno guadagnare monete utili per l’avanzamento di livello.

Per creare i propri progetti, EGA investe il proprio budget nella ricerca storica, avvalendosi di importanti collaboratori esperti nel campo archeologico, storico e storico artistico e che, a vario titolo, hanno a cuore l’intento di promuovere e valorizzare il territorio.

A curare il progetto scientifico del videogioco è Francesca Pontani, archeologa esperta del mondo etrusco a cui è stato dato il compito di studiare tutti gli aspetti dell’antica civiltà, i territori, le città, la struttura sociale, militare, l’economia, la religione.

“Nel   progetto “Mi – Rasna” in   qualità   di   archeologa   mi   sono   occupata   dei   contenuti   storico- archeologici, ho curato la verosimiglianza e credibilità storica delle dinamiche di gioco sulla base delle esigenze di EGA, ho anche sviluppato i contenuti dei quiz a risposta multipla. Individuate le città da inserire nel gruppo della “Dodecapoli” ho individuato una serie di città “minori” scelte in base alle loro caratteristiche e alla loro posizione strategica, da un punto di vista geografico, economico, commerciale, di frontiera, religioso. Tutti i contenuti (i testi, la scelta dei luoghi da inserire sulla mappa di gioco, le domande e le risposte dei quiz) li ho pensati e formulati anche con lo scopo di far conoscere, raccontare, valorizzare la civiltà degli Etruschi e il territorio “minore”, quei posti meno o per nulla conosciuti. Credo fortemente in una nuova frontiera di comunicazione dei Beni Culturali capace anche di attivare la curiosità e la conoscenza storica, sociale e culturale del territorio in cui i siti archeologici sono presenti. Quindi un tipo nuovo di comunicazione utile anche per l’accesso, la diffusione e la promozione delle identità culturali locali, entità geografiche di media-piccola scala localizzate al di fuori dei grandi centri del circuito “maggiore”. Tutto questo per migliorarne le potenzialità, favorendo l’apertura verso una visione territorialmente più ampia e condivisa. Ogni elemento che ho scritto l’ho pensato per sollecitare il giocatore ad imparare divertendosi: per esempio anche le risposte sbagliate che ho inserito sono state formulate affinché il giocatore che andrà a ricercare informazioni per rispondere in maniera corretta, e quindi guadagnare punti, scoprirà anche altre realtà archeologiche. Tutto questo l’ho pensato per creare un meccanismo virtuoso di ricerca e scoperta del nostro patrimonio culturale.

Il team fisso di Mi Rasna è inoltre composto da Margo Lengua (editor), Francesco Sapio (programmatore senior), Caterina Malisano (grafica storica), Clizia Brozzesi (illustratrice), Maurizio Amoroso (CEO EGA) e altre persone che hanno partecipato a vario titolo in questo specifico progetto.

Maurizio Amoroso (CEO EGA): “Mi Rasna è un gioco di strategia dove il compito del giocatore è quello di far prosperare le città della Dodecapoli in modo da attraversare tutte le epoche del mondo etrusco. Infatti, l’unico modo per acquisire esperienza nel gioco, è quello di far progredire le città, processo che sarà possibile se il giocatore riuscirà a soddisfare i requisiti di ogni singola città. Ogni città inserita sulla mappa, infatti, avrà una propria peculiarità in termini di produzione, di risorse e di tipologia di risorsa che produce. Il compito delle città più piccole sarà quello di fornire risorse alle città più grandi attraverso un sistema di trasporti commerciali che verrà gestito dal giocatore. Per realizzare risorse sarà necessario sbloccare “abilità” in ogni città e, successivamente, costruire nella stessa città la struttura che creerà quella risorsa: “Agricoltura” sbloccherà la creazione di “Fattorie” e di “Allevamenti” di animali che produrranno latte, carne, grano.

Il processo di reperimento delle risorse, per poter progredire, verrà messo alla prova da due fattori principali. Il primo sarà il “Tempo”, cioè una percentuale delle risorse prodotte che con il passare del tempo si deteriora, mentre il secondo saranno i nemici del giocatore: banditi, Italici e Romani che, saccheggiando le città, toglieranno al giocatore le risorse necessarie. Il giocatore, grazie alla popolazione, potrà liberare le città e formare degli eserciti per fronteggiare i nemici e reimpossessarsi delle risorse perdute, avendo cura, però, degli uomini a disposizione. La crescita delle città renderà disponibili a combattere altri uomini. Un sistema di missioni permetterà poi al giocatore di acquisire onore presso le singole città – fondamentale in occasione del raduno del “Fanum Voltumnae” – e avere così il consenso delle altre città alleate. Un sistema di divinazioni, possibili ogni 30 fasi lunari (40 minuti circa), permetterà al giocatore di interrogare gli Dei su come andranno alcuni fattori nel futuro del gioco. A seconda della risposta, il gioco cambierà i parametri vitali per un determinato periodo.

La moneta sarà l’elemento fondamentale del gioco di strategia. Qualsiasi attività avrà un costo in moneta. L’utilizzo da parte del giocatore delle domande sulla storia etrusca o la sua abilità nel risolvere mini giochi sui reperti che i musei hanno dato relativamente a quella città, permetterà al giocatore di guadagnare monete di cui avrà bisogno. Per gareggiare tra di loro i giocatori avranno una classifica i cui gradi saranno i ruoli della società etrusca; il più alto, naturalmente, sarà il Lucumone”.

 EGA, inoltre, dal ritorno commerciale del prodotto lanciato, contribuirà a finanziare scavi, ricerche e restauri per valorizzare l’enorme patrimonio etrusco presente sul territorio.

Qui il link per scaricare il gioco: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.egameapps.mirasna

 

 

 

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Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

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