Diario Mitico. Cronache visive sulla Collezione Farnese

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Diario Mitico, edito da 5 Continents Editions, è la storia di un viaggio visivo a contatto con la scultura classica del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
È un confronto fisico con i corpi marmorei del Mito. Attraverso il bianco e nero Luigi Spina scompone le membra delle sculture, ne enfatizza le forme, l’erotismo celato, le umanizza per restituire un dialogo con l’osservatore. Una scultura è il segno di una bellezza eterna, immutabile. L’unica testimonianza, vera, di tante vite che si sono consumate ed estinte lasciando una traccia profonda nella storia di tante altre esistenze. Un seme del Classico per le generazioni future.
Per Spina, nel procedere quotidiano con la propria visione della scultura, una statua di Afrodite è non solo l’idea, stereotipata, del Mito. In essa si raccolgono le ansie, i sogni, le speranze, le gioie di tutte quelle persone che l’hanno guardata, sognata, studiata. In qualche modo il segno profondo della scultura classica è nelle nostre vene, nel nostro respiro. Il progetto si sviluppa come un diario che idealmente è diviso in 15 giorni. Ma è solo un dato effimero, una convenzione. Tutta la ricerca si è svolta attraverso giorni, mesi, anni. A contatto di quello spazio circoscritto, fatto di tante vite e storie, che è un Museo.
Spina, con Diario Mitico, si pone l’obiettivo di far interagire la scultura classica con il desiderio dello spettatore di essere esso stesso parte di questo mondo antico che condiziona, da sempre, il nostro stile di vita, la Cultura e la Società, dimostrando di essere contemporaneo a ogni epoca.
Luigi Spina, fotografo. Temi della sua opera sono gli anfiteatri e il senso civico del sacro, i legami tra arte e fede, la ricerca di antiche identità culturali, il confronto fisico con la scultura classica, l’ossessiva ricerca sul mare, le cassette dell’archeologo sognatore. Ha pubblicato L’Ora Incerta (2014), The Buchner Boxes(2014), Le Danzatrici della Villa dei Papiri (2015), quest’ultimo nella linea Tailormade di 5 Continents Editions e di recente i volumi Memorie del Vaso bluAmazzonomachia e Centauri della collana Oggetti rari e preziosi al MANN.
Phillippe Daverio, storico dell’arte, insegna presso l’Università degli studi di Palermo. A lui si devono numerose mostre e pubblicazioni tra cui Il museo immaginato. Appassionato divulgatore, ha diretto e condotto la trasmissione Passepartout alla quale sono seguite altre iniziative di successo per la diffusione dell’arte e della cultura.
Giovanni Fiorentino insegna Teoria e tecnica dei media presso l’Università degli studi della Tuscia. È presidente della Società italiana per lo studio della fotografia e direttore scientifico della rivista on-line «Officina della storia». Collabora con «Il Messaggero», «Il Mattino».
Carmela Capaldi è professoressa di archeologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II.
MOSTRA FOTOGRAFICA
Museo Archeologico Nazionale di Napoli

17.11.2017 I 09.01.2018

20 fotografie bianco e nero di grande formato, tratte dal libro Diario Mitico, saranno esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’autore si propone di poter stupire lo spettatore attraverso un contatto epidermico con la scultura classica.
Ma nello stesso tempo desidera offrire al visitatore la condivisione di una storia personale vissuta nello spazio Museo per oltre dieci anni. Grazie a un video-documentario del regista Romano Montesarchio, realizzato anche con filmati di repertorio di Monica Romano, il visitatore potrà meglio comprendere la macchina scenica di un Museo. I retroscena anch’essi parte di un linguaggio dell’agire e della percezione dell’Arte.

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