Il tempio neolitico di Karahan Tepe, crediti: TouringClub Italiano
Situato nella provincia di Şanlıurfa (antica Edessa) nella Turchia sudorientale, a poco più di 40km da Göbekli Tepe, il tempio neolitico di Karahan Tepe è tra le finaliste dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” 2022 (Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: 8ª edizione per l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” 2022).
Scoperto nel 1997, del sito di Karahan Tepe dal 2018 se ne occupa l’équipe dell’Università di Istanbul, guidata dal Professor Necmi Karul, del Dipartimento di Preistoria. Il tempio di Karahan Tepe andrebbe datato a prima del X millennio a.C. e dovrebbe essere dunque antecedente al suo più famoso “gemello” Göbekli Tepe. L’area indagata, di ca. 10 ettari, ha restituito una serie di locali collegati tramite scale, passaggi nei muri e corridoi che conducono ad un’area più ampia.
All’interno e intorno al perimetro del tempio sono stati rinvenuti 266 pilastri a “T”, come ancora raffigurazioni umane e di animali. Tra di esse ce n’è una conservata al Museo Archeologico di Şanlıurfa che raffigura un uomo che porta sulle spalle un leopardo, databile al 9600-8700 a.C. ca.
Sono state portate alla luce anche due fosse più piccole, di cui una (AB) presenta 11 colonne falliformi che si ergono nell’area centrale, mentre dal muro occidentale emerge la scultura di una testa umana, forse la più antica della storia dell’umanità. Diverse sono le ipotesi riguardo questo ambiente, utilizzato forse per cerimonie di iniziazione o di passaggio all’età adulta, come potrebbe testimoniare la presenza di un canale che doveva trasportare i liquidi che poi sgocciolavano nella fossa delle colonne. Il secondo ambiente, invece, resta incompleto, e si può notare l’abbozzo del disegno di un serpente con testa di volpe che corre lungo il perimetro.
Per votare il tempio neolitico di Karahan Tepe: pagina Facebook ufficiale della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Archaeological Tourism Exchange.