Alla presenza del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, del Direttore del Grande Progetto Pompei, Gen. Luigi Curatoli e del Soprintendente Massimo Osanna è stato inaugurato oggi “Pompei per tutti”, il più grande itinerario facilitato di visita ad un’area archeologica in Italia. Il percorso si articola per oltre 3 Km, dall’ingresso di Piazza Anfiteatro fino a Porta Marina, non escludendo lungo la visita la possibilità di raggiungere le arterie viarie più importanti e l’ingresso ad alcune domus ed edifici della città.
L’esigenza di creare questo percorso nasce dalle sollecitazioni di una fetta consistente di utenti del sito che finora si erano negati una possibile visita; da oggi invece vi è la concreta possibilità di avere un percorso agevolato tale da mettere tutti nelle condizioni ottimali per poterlo gustare ed apprezzare. I lavori sono stati realizzati nell’ambito del Grande Progetto Pompei da un team altamente specializzato di archeologi, architetti, restauratori e ingegneri che hanno cercato, compatibilmente con il rispetto archeologico della città antica, di non alterare la sua struttura originaria. Per l’occasione infatti sono stati utilizzati adeguati metodi di restauro e materiali esenti da cementi. Il rispetto di tali criteri, la perizia degli interventi e la competenza tecnica sono garanti fondamentali per presentare al grande pubblico questo ulteriore progetto, così da evitare improvvidi giudizi negativi a cui Pompei va spesso incontro per la tanta visibilità.
Test preliminari si sono resi necessari soprattutto sulla resa cromatica, materica ed estetica, nonché sulla resistenza meccanica e allo sfregamento per cui sono stati realizzati tra luglio e settembre 2015 tredici campioni di pavimentazione. Successivamente, sono state eseguite prove del campione scelto presso un laboratorio universitario per certificare le caratteristiche dell’impasto.
Nella maggior parte della pavimentazione dei nuovi percorsi, è stata inserita una rete di fibra di vetro in luogo di quella elettrosaldata per garantire resistenza e, contestualmente, evitare rischi al patrimonio archeologico legati all’ossidazione dei metalli.
Oltre al percorso di visita ad hoc è stato integrato un sistema di sicurezza, ancora in fase sperimentale, il Braccialetto intelligente “Con-Me”, dotato di chip assemblati (GPS, Bluetooth, Wi-FI, Bottone di SOS, …) capaci di inviare segnali ad una piattaforma (IoC – Intelligent Operation Center di IBM) che li elabora ed effettua azioni mirate alla salvaguardia e sicurezza dei visitatori. Il dispositivo Con-Me ingloba inoltre un altimetro e giroscopio, può essere impiegato per rilevare il movimento costante del visitatore in funzione della diversa abilità e, di conseguenza, identificare, nelle diverse aree del percorso, i movimenti normalmente attesi, al fine di identificare possibili cadute e/o movimenti accidentali che possono addurre a situazioni di allarme.
““L’area archeologica di Pompei ha tra le sue priorità non solo la salvaguardia e la tutela delle strutture archeologiche, ma anche la valorizzazione del sito inteso come garanzia di fruizione e utilizzazione per tutti i visitatori, anche quelli che presentano delle difficoltà di accesso. Solo mettendo chiunque in condizione di visitare un sito culturale, testimonianza della nostra storia e identità, esso è davvero patrimonio di tutti”, ha dichiarato infine il Soprintendente Osanna.