EM n°2 – giugno 2012

Le stele del Medio Regno nel Museo Egizio di Torino - Il Cristianesimo in Egitto - Speciale museo egizio di Torino: dentro il Museo - Le Pioniere del femminismo islamico: Hoda Sha’Rawiil - “Coltelli” o “bacchette” magiche - Ernesto Schiaparelli - A.N.A: Riscopriamo il passato e non abbiamo un futuro! - La Sicilia all’alba della civiltà - Màstabe, Stele e Iscrizioni rupestri egizie dell’Antico Regno - Dietro le quinte del salone internazionale del libro - Shamira - I papiri di Carla - Shamira - I papiri di Carla

Avvicinarsi a Sparta

Un’aura potentemente suggestiva circonda da sempre l’antica Sparta. È un luminoso mattino di settembre e dalla terrazza più occidentale dell’acropoli si vede il Taigeto schierare la sua barriera in un maestoso dispiegamento, e Sparta adagiata ai suoi piedi. La città appare ancora rassegnata, in una grata accettazione del dominio delle cime che sancirono verso occidente i limiti del suo abitare. Dalla parte opposta, a est, la delimitano le anse del suo fiume Eurota. Ci attrae la sua apertura: la più aperta città della Grecia, l’unica polis senza mura, «abitata per villaggi secondo l’antico modo della Grecia»: così Tucidide (I.10.2) ne fissò per sempre l’eikós, l’aspetto.

Gli Hamilton Gardens e il nuovo giardino all’egiziana

Il 9 maggio presso gli Hamilton Gardens (Nuova Zelanda) è stato inaugurato un giardino all’egiziana dall’ambasciatrice egiziana in Nuova Zelanda Dina Farouk El Sehy...

Il Museo Egizio e il Tempio di Ellesija – Parte 1

Il Museo Egizio e il Tempio di Ellesija Parte 1   Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Araba d’Egitto n. 290 del 17 dicembre 1966, appare un decreto...

Scoperto un laboratorio di ceramiche con il più antico tornio mai...

A Kom Ombo, nella regione di Assuan, scoperto un laboratorio destinato alla produzione di ceramica risalente a più di 4.000 anni fa; ad oggi è il più antico laboratorio mai individuato in Egitto. Al suo interno gli archeologi hanno trovato diversi vasi, stampi per l’argilla ed una ruota in calcare di un antico tornio da vasaio che risulta essere il reperto che ha suscitato maggior interesse.

Museo Egizio: anche le statue parlano, anzi…scrivono!

“La strada per Menfi e Tebe passa da Torino”. Lo disse Champollion quando giunse nella città sabauda, ammirato e ammaliato dalla “Drovettiana”, l’incredibile ed eterogeneo insieme di reperti egizi che il console Drovetti aveva messo assieme durante la sua lunga permanenza in Egitto, da poco acquistata dai Savoia. Ma non fu una strada priva di inciampi per il francese, che a Torino poté saggiare la spigolosità di Giulio Cordero di San Quintino – laureato in utroque iure, sacerdote, nominato dal padre di Cesare Balbo curatore della nascente collezione egizia di Torino – a cui Champollion oppose una verve del tutto inaspettata. O forse no.