Parigi: “Ramsès et l’or des pharaons”. Dopo Tutankhamon, a La Villette...

Dopo la strepitosa mostra su Tutankhamon che nel 2019 ha registrato oltre 1,4 milioni di visitatori, la Grande Halle de La Villette di Parigi torna a raccontare l’Egitto faraonico e lo fa con una nuova grandiosa esposizione che attirerà ancora una volta non solo i grandi appassionati di questa antica civiltà ma anche i curiosi e tutti coloro che vorranno lasciarsi ammaliare dall’irresistibile fascino della terra dei faraoni. Ramsès et l’or des pharaons approderà a La Villette in primavera e per 6 mesi delizierà i suoi visitatori con ben 181 reperti originali, molti dei quali non avevano mai oltrepassato i confini egiziani prima di questa tournée.

La basilica gotica di Santa Chiara in Assisi

Assisi, un po’ di storia Situata sul versante nordoccidentale del Monte Subasio, Assisi era in origine un piccolo villaggio abitato dalla popolazione degli Umbri nei...

Il Museo Egizio e il Tempio di Ellesija – parte 3

Riprendiamo il racconto e a coloro che non avessero letto le parti 1 e 2 consigliamo di farlo cliccando qui: https://mediterraneoantico.it/articoli/news/il-museo-egizio-e-il-tempio-di-ellesija-parte-1/ https://mediterraneoantico.it/articoli/news/il-museo-egizio-e-il-tempio-di-ellesija-parte-2/   L’arrivo in museo del gigantesco...

Il Museo Etrusco di Villa Giulia ricorda il suo fondatore: “Felice...

Entrando in un museo raramente ci capita di immaginarlo oltre i limiti delle mura che ne delimitano gli spazi e ancor meno ci capita...

Più di 1.600 antichi manoscritti del Monastero di Santa Caterina saranno...

Una delle collezioni di manoscritti più antiche e prestigiose al mondo sarà presto fruibile gratuitamente sul web, grazie a una collaborazione tra il monastero di Santa Caterina, la UCLA Library (Università della California a Los Angeles), la Early Manuscripts Electronic Library e l'Arcadia Fund, un’associazione britannica che concentra la sua attività nella conservazione culturale e che finanzierà il progetto per un periodo di 5 anni. Tra i 1600 preziosi volumi digitalizzati ci sono circa 160 palinsesti noti, datati tra il IV e il XII secolo d.C., che in alcuni casi riguardano testi non più studiati, in quanto non sono sopravvissuti in nessun'altra forma.

Jaḫdun-Lim, re di Mari

Il regno di Jaḫdun-Lim ci è noto grazie a un’iscrizione ufficiale conservata su un grande disco di terra cotta e alle tavolette degli archivi di Mari. Il suo regno, di una ventina di anni, ebbe una fine tragica: egli morì, infatti, assassinato dai suoi servitori, per ragioni che non ci sono note. È tuttavia probabile che l’assassino fosse stato commesso su istigazione del re assiro Šamši-Addu I. Infatti, alla morte di Jaḫdun-Lim il regno di Mari passò sotto il controllo del monarca assiro, che vi installò il figlio Iasmaḫ-Addu come governatore. Questo “interregno assiro” durò una ventina di anni. Alla morte di Šamši-Addu I, infatti, Zimri-Lim, figlio di Jaḫdun-Lim, riuscì a riconquistare il “trono dei suoi padri” e a mantenersi al potere per più di trent’anni. È sotto il suo regno che Mari conobbe una grande prosperità, alla quale mise brutalmente fine la conquista di Hammurapi di Babilonia.