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Alla scoperta dell’antica Volcei (Buccino, SA)

Resti delle terme romane nel parco archeologico urbano di Buccino. Nella provincia di Salerno, l’area tra la valle del Sele e quella del Tanagro, comprendente...

La gotta di Federico da Montefeltro. Un recente studio su resti...

La ricerca è stata possibile grazie all’operato della Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa (sotto la direzione della professoressa Valentina Giuffra) e alla collaborazione...

Scoperto meraviglioso tesoro medievale nei pressi dell’Abbazia di Cluny

Alcuni studiosi dell’Università francese Lumière Lyon 2 hanno ritrovato un piccolo tesoro medievale durante una campagna di scavo nei pressi dell’Abbazia di Cluny. Il...

“Affrontare” l’antico: Il Tuffatore di Carlo Alfano a Paestum

Voltandosi verso il giardino che fronteggia la sala della Tomba del Tuffatore nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum si vede in posizione sottostante, attraverso la vetrata, una grande vasca in marmo riempita d’acqua. La sala della tomba del Tuffatore. © Marco Vasile. Da essa si innalzano cinque cilindri – lo stesso numero di quello delle lastre dipinte che compongono la tomba – di altezze e materiali differenti con evidenti capacità specchianti-riflettenti. Più lontano, in posizione solitaria fortemente decentrata, si scorge un sesto cilindro, che sembra in qualche modo ambire ad un collegamento con il gruppo degli altri cinque. Già l’impressione iniziale è che tra l’installazione e il dispiegamento delle antiche lastre tombali nell’antistante sala museale sia in corso un silenzioso dialogo. I cinque cilindri, come membri di un coro tragico, sembrano voler commentare il destino del Tuffatore.

La più antica rappresentazione di Re Artù

E se Re Artù, il leggendario condottiero britannico protagonista di ballate e storie medievali, al termine delle sue avventure fosse sceso a rifugiarsi proprio in Italia?

Bovino. Da antico centro daunio a “uno dei borghi più belli...

Quest’area della Puglia, che pare appositamente allestita per creare suggestione, offre incredibili possibilità per un viaggio che si voglia affrancare dai più consueti e frequentati centri turistici. Sarà sufficiente raggiungere uno qualsiasi dei borghi e – come avviene per le cose che ci piacciono – uno tirerà l’altro, sul filo di itinerari che non mancheranno mai di stupirci. E’ la Capitanata!