Il Museo Federico II Stupor Mundi di Jesi tra i finalisti...
La Società degli Archeologi Medievisti Italiani (SAMI) ha candidato il Museo Federico II Stupor Mundi tra i sette finalisti italiani della quinta edizione del Premio “Riccardo Francovich”. Dedicato alla memoria dell’archeologo Riccardo Francovich, il premio – istituito nel 2013 – viene conferito al museo o sito archeologico che rappresenti un luogo di grande rilievo nell’ambito del patrimonio culturale italiano e, al tempo stesso, una best practice riguardo l’allestimento museografico, le attività comunicative e didattiche e la qualità scientifica in grado di rappresentare adeguatamente le tematiche dell’archeologia post-classica. Le votazioni online sono disponibile a tutti e sono aperte fino al 31 dicembre 2017.
Rendlesham (Suffolk): portata alla luce una sala in legno del palazzo...
Veduta aerea degli scavi a Rendlesham. Crediti: Jim Pullen / Suffolk County Council
A Rendlesham, nella Deben Valley (contea di Suffolk S-E) è stata scoperta una...
La tragica morte di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini
Siamo nel V canto dell’Inferno dantesco. Dante nella sua discesa con Virgilio incontra i lussuriosi che, spinti dalla passione amorosa, violarono le leggi umane e divine giungendo spesso a tingere il mondo di sanguinoso. Culmine del canto è sicuramente l’incontro con Francesca da Rimini. Ma chi era questa donna? Cosa fece per finire in questo girone infernale?
“Affrontare” l’antico: Il Tuffatore di Carlo Alfano a Paestum
Voltandosi verso il giardino che fronteggia la sala della Tomba del Tuffatore nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum si vede in posizione sottostante, attraverso la vetrata, una grande vasca in marmo riempita d’acqua.
La sala della tomba del Tuffatore. © Marco Vasile.
Da essa si innalzano cinque cilindri – lo stesso numero di quello delle lastre dipinte che compongono la tomba – di altezze e materiali differenti con evidenti capacità specchianti-riflettenti. Più lontano, in posizione solitaria fortemente decentrata, si scorge un sesto cilindro, che sembra in qualche modo ambire ad un collegamento con il gruppo degli altri cinque. Già l’impressione iniziale è che tra l’installazione e il dispiegamento delle antiche lastre tombali nell’antistante sala museale sia in corso un silenzioso dialogo. I cinque cilindri, come membri di un coro tragico, sembrano voler commentare il destino del Tuffatore.
Nutrire il corpo, nutrire l’anima nel Medioevo
Anche quando si tratta di cibo, il Medioevo presenta aspetti assai interessanti, alcuni a noi ancora vicini, altri così remoti da risultare quasi esotici...
Presentazione Parco Archeologico Antica Castro
Dal 1 agosto l’antica città di Castro, testimonianza di una storia affascinante che dal Medioevo fino al XVII secolo è rimasta immutata, torna a...