Il gioco delle noci
Quello che forse non si sa è che oltre al valore rituale e alimentare la noce era uno dei giochi preferiti dei bimbi romani, sia maschi che femmine, che la ritenevano un vero e proprio bottino prezioso da conservare dentro dei sacchetti appositi. Un po’ come le “figurine” moderne erano infatti oggetto di accumulo e sfide in partite organizzate con i propri compagni di gioco. Le noci erano così identificative con l’età dei più piccoli, che il periodo dell’infanzia era chiamato “il tempo delle noci” e ne troviamo eco anche nei poeti antichi.
La via Appia Antica candidata a sito UNESCO per il 2023:...
Vari sono stati gli interventi e i progetti presentati nell'ambito della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, tra i quali anche la candidatura...
La Chimera ed il mito di Bellerofonte
Ad Arezzo, nel lontano novembre 1553, nel corso di lavori per la costruzione di fortificazioni medicee in zona Porta San Lorentino, alla periferia della...
Scavi di Stabia. L’ambasciatore polacco in visita a Villa Arianna
Si è svolta nel pomeriggio di ieri la visita da parte dell’ambasciatore polacco Tomasz Orlowski agli scavi di Stabia. Accolto dal Direttore Generale Massimo Osanna e dal sottosegretario Antimo Cesaro, la visita da parte dell’ambasciatore è stato occasione per fare il punto sugli interventi condotti nel sito da parte dell’Accademia di Belle Arti di Varsavia, nell'ambito della convenzione tuttora esistente tra la Soprintendenza Pompei. e la Fondazione RAS.
Nuove scoperte nella Villa “B” di Torre Annunziata
La Villa "B", detta di "Lucio Crassus Tertius", ha regalato una nuova scoperta ai ricercatori statunitensi di The Oplontis Project che sono tornati a...
Mondi aperti sull’Oltretomba: l’idea di mundus nella religione etrusco-romana di epoca...
Nella civiltà italica antica, il mondo dei vivi e quello dei morti entravano in contatto a Febbraio durante le celebrazioni dei Feralia e in occasione dell'apertura della fossa, chiamata mundus, scavata all'atto della fondazione di una città.