Un viaggio lungo attraverso i secoli, tra le pieghe della storia e della cultura greca. Sotto esame la figura della donna e il suo ruolo nella società. Non è un mistero, nemmeno le pagine di letteratura lo nascondono , che la società greca si stata fortemente influenzata da valori misogini, centrati sulla guerra , sull’onore, dove difficilmente una femmina avrebbe potuto dare un contributo, se non quello di essere una moglie devota, rispettabile, fedele e madre di figli sani, futuri uomini di guerra e di politica. Nessun ruolo nella società le era permesso se non quello di occuparsi della sua casa, del suo focolare.
L’epos non si risparmia a narrare di donne, ma con un ruolo assolutamente negativo. I momenti decisivi della saga troiana hanno avuto sullo sfondo una figura femminile : il conflitto fra Grecia e Asia scoppia a causa di una donna, la figlia del sacerdote Crise che fu contesa tra Agamennone e Achille. Così come l’infedele Elena che lasciò la patria per fuggire con il bel Paride, rappresentante quel modello di donna che per seguire i propri istinti si ribella al suo destino di sposa infelice.
È con l’Odissea, nelle cui atmosfere rivive l’antico mondo mediterraneo delle Dee madri, che la donna acquista una posizione di maggior rilievo, non nella società, il cui ruolo risulterà sempre quello di subalterna, ma per il suo lato spirituale celebrato poi da Euripide e dai poeti ellenistici: la sposa fedele con Penelope, la fanciulla vergine e timida con Nausicaa, l’amante passionale con Calipso e la maliarda seduttrice con Circe. Queste sono tutte donne di ceto aristocratico, ma la storia è fatta anche di donne povere, che oltre ad occuparsi della casa probabilmente lavoravano. Si parla poco del lavoro delle donne nella società greca, ma era un motore essenziale.
Le sfaccettature del mondo femminile non sono chiare e definibili, ma cambiano da comunità in comunità, di polis in polis, e sono al centro della conferenza della Prof. Flavia Frisone dell’Università del Salento che presso il Museo Archeologico di Taranto, il MArTA, per l’8 Marzo terrà una conferenza dal titolo : “La condizione sociale delle donne nel mondo greco. Uno sguardo dall’antica Taranto”. L’unica fondazione spartana fornisce una documentazione in campo archeologico, epigrafico e letterario assolutamente ricca, che stimola un approfondimento proprio sulla condizione femminile a Taranto.
Durante la conferenza saranno esaminati gli aspetti legati al culto di Afrodite Basilis e i legami con i complessi rituali matrimoniali, saranno contestualizzati i meravigliosi gioielli che costituiscono gli Ori di Taranto, e verranno approfondite le tematiche del lavoro ma anche della marginalità attraverso le testimonianze epigrafiche come la dedica di Melousa e gli epigrammi di Leonida.
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