E’ di questa mattina la visita della delegazione della Commissione Europea agli scavi di Pompei, accompagnati dal Sottosegretario ai beni culturali e al turismo Antimo Cesaro, e accolti dal Direttore Generale Massimo Osanna e dal Direttore Generale del Grande Progetto Pompei Luigi Curatoli.

La visita all’area archeologica, seguita da una riunione tecnica, ha avuto l’obbiettivo di fare il punto sui lavori finora realizzati con il Grande Progetto Pompei e su quelli da portare a termine nella seconda fase dello stesso, già ratificata dalla Commissione europea e che avrà termine nel 2018.

I delegati Charlina Vitcheva, Direttore Generale Politica regionale e urbana, Christopher Todd, Capo Unità Italia e Malta e Direzione Generale Politica regionale e urbana, e Lucio Paderi, Direzione Generale Politica regionale e urbana, assieme a Gabriella Tramonti, Prefetto Coordinatrice del Gruppo di Lavoro per la Legalità e la sicurezza del GPP, Giampiero Marchesi, Presidente dello Steering Committee GPP e Dora Di Francesco, Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 hanno visitato, guidati dal Direttore Massimo Osanna, alcune domus tra quelle di recenti restituite alla fruizione del pubblico al termine dei lavori di restauro del Grande Progetto Pompei. L’itinerario ha interessato, partendo dal quartiere dei teatri, la via dell’abbondanza con le domus del Criptoportico e dell’Efebo, la Fullonica di Stephanus e buona parte della Regio VIII, primo cantiere di messa in sicurezza GPP portato a termine, con conseguente apertura dell’intero quartiere di 60mila metri quadri, completo di strade percorribili, case e botteghe e per la prima volta reso fruibile al pubblico. E ancora la casa del Cinghiale e delle Pareti Rosse, il Foro con la Basilica e lungo il percorso è stato possibile ammirare le sculture colossali di Igor MitoraJ.
Lo scopo della visita è stato quello di poter illustrare dettagliatamente i risultati degli interventi messi in atto, dai restauri architettonici e sugli apparati decorativi alle messe in sicurezza, analizzando anche le metodologie finora applicate (conservazione programmata, approccio integrato, cooperazione istituzionale rafforzata, protocolli di sicurezza e legalità) e da poter replicare e, soprattutto, discutere di quelli che saranno i lavori di conclusione previsti in questa seconda fase.

“L’incontro di oggi ci ha consentito di mostrare concretamente i risultati dei lavori compiuti, andando ben oltre la prassi di rendicontazione di dati numerici e report di spesa, che non sempre rendono adeguatamente conto dell’imponenza dei lavori svolti e della complessità di un sito antico come Pompei. L’apprezzamento e l’entusiasmo che è risultato dalla visita sono di grande stimolo e ci daranno sicurezza nel proseguire con l’impegno di sempre l’ultimazione delle attività del Grande Progetto Pompei” – ha dichiarato il Direttore Generale, Massimo Osanna.

“Sarà una seconda fase che vedrà concentrata la maggior parte dei restanti lavori nell’anno in corso, al fine di poter restituire quanto prima al pubblico e nella più completa condizione di salvaguardia questo immenso patrimonio mondiale – ha aggiunto il Generale D. CC. Luigi Curatoli – riservando al 2017 solo gli interventi residuali e di chiusura.”

 

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