Un team di archeologi egiziani guidato dal dr. Sayed El Talhawy ha scoperto 110 sepolture risalenti al periodo neolitico nel sito di Kom el Khelgan, a nord del Cairo nel governatorato di Dakahlia.

Il Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mustafa Waziri, ha annunciato che la missione egiziana è giunta a questa nuova eccezionale scoperta dopo quella avvenuta nel gennaio del 2019 quando erano state dissotterrate – sempre in questo sito – una serie di tombe del Secondo Periodo Intermedio e una ventina di scheletri del periodo predinastico di Naqada III.

Le sepolture appena scoperte risalgono a diversi periodi storici: 68 sono datate a Buto I e Buto II, 5 a Naqada III e le altre 37 al Secondo Periodo Intermedio.

Il capo del Dipartimento delle antichità egizie, il dottor Ayman Ashmawy, ha descritto così la nuova scoperta: “Le 68 sepolture dei periodi Buto I e II hanno forma ovale e sono state scavate negli strati sabbiosi si quest’area; al loro interno sono stati ritrovati scheletri in posizione accovacciata, molti dei quali coricati sul fianco sinistro e con la testa rivolta verso occidente. Sono stati ritrovati anche i resti di un embrione risalente al periodo Buto II, all’interno di un contenitore di ceramica a forma sferica. Anche le cinque sepolture datate al periodo Naqada III sono di forma ovale e un paio di queste avevano il fondo e la copertura di fango. Al loro interno è stato rinvenuto anche un corredo funerario che comprendeva vasi cilindrici e piriformi in ceramica.

Le 37 tombe del Secondo Periodo Intermedio sono delle fosse semi-rettangolari profonde fra i 20 e gli 80 cm che contenevano resti umani adagiati con il volto verso l’alto e la testa verso occidente. È stato scoperto anche un sarcofago di ceramica di un bambino e anche i resti di due bambini sepolti un due tombe rettangolari in mattoni di fango: al loro interno anche un corredo funerario con piccoli oggetti di ceramica e orecchini d’argento.

La missione ha scoperto anche alcuni forni e i resti di fondamenta di strutture in mattoni di fango, oltre a vasi di ceramica, amuleti, soprattutto scarabei, alcuni realizzati con pietre semi-preziose.

(foto di Luxor Times)

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