Presso Polla (SA), nel quartiere distaccato di San Pietro, si conserva un mausoleo che, per tipologia, ricorda i mausolei di Augusto e di Cecilia Metella, ed è dunque riconducibile alla metà del I sec. d.C.; esso è manifestazione tangibile della presenza romana nel Vallo di Diano.
Il mausoleo di Caio Uziano Rufo ha un basamento quadrato, tre gradini e un tamburo cilindrico di circa 8 m di diametro[1], sul quale si trovava l’iscrizione. Da questa sappiamo che il monumento funebre venne dedicato a Caio Uziano Rufo dalla sposa Insteia Polla, sacerdotessa del culto divino di Giulia Augusta (Livia) a Volcei ed Atina, e membro della famiglia degli Insteii, una gens augustea molto ben attestata nella zona, e alla quale probabilmente apparteneva l’area di costruzione del mausoleo. Come si legge sull’iscrizione[2] Caio Uziano Rufo aveva accolto Insteia Polla quando era ancora bambina, per poi sposarla in età da marito. Uziano Rufo era stato quattuorviro per ben due volte: i suoi funerali pubblici vennero finanziati dai decurioni di Volcei (odierna Buccino), i quali gli dedicarono anche una statua equestre di cui non abbiamo resti.
L’area in cui sorge il mausoleo di Caio Uziano Rufo ha restituito strutture abitative risalenti al II sec. a.C. e ambienti termali ancora in uso in epoca tardoantica e altomedievale. Ciò ha favorito l’ipotesi che la zona doveva forse far parte di un’area prestigiosa della famiglia degli Insteii. [3]
Come sottolinea Capano, fu il sistema di centuriazione, a seguito della legge agraria di Tiberio Gracco, a dare un sistema viario ben definito ad una zona che già nel VIII sec. a.C. era crocevia verso il Bruttium, la Campania, e la stessa Lucania (op. cit., pp. 95-96).
Tutte le foto sono state scattate nell’agosto del 2021 dalla sottoscritta dall’esterno della recinzione e con ingrandimento della fotocamera. Sebbene scarni siano i resti del mausoleo, è un peccato che un sito di tale rilevanza per il patrimonio archeologico della zona sia poco valorizzato.
Note:
[1] Gerding, H.:The tomb of Caecilia Metella: tumulus, tropaeum and thymele, 2002, p. 157
[2] Pastore, F.: La Via Regio Capuam: da Picentia a Forum Annii-Popilii, in Caruso L., Lazzari M. (a cura di), La via ab Regio ad Capuam un itinerario culturale come motore dello sviluppo economico e turistico del territorio, Parte II: Ricerca archeologica e definizione del tracciato della Via ab Regio ad Capuam, 2015, p. 131
[3] Capano, A.: La Via Annia/Popilia e la viabilità preromana e romana ad essa connessa nell’area degli Alburni e del Vallo di Diano, in Caruso L., Lazzari M. (a cura di), La via ab Regio ad Capuam un itinerario culturale come motore dello sviluppo economico e turistico del territorio, Parte II: Ricerca archeologica e definizione del tracciato della Via ab Regio ad Capuam, 2015, p. 98.