Parco archeologico di Aosta e la ricchezza dell’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans
Ultimi mesi disponibili per poter visionare il magnifico sito archeologico aostano in occasione della mostra sulle stele antropomorfe realizzate da Ernesto Oeschger e Elisabetta Hugentobler: un’imperdibile opportunità di conoscenza.
Le stele sono espressione di un fenomeno artistico-culturale che ha caratterizzato l’Europa nel terzo millennio a.C. ed i frottages sono stati creati per conservarne le tracce e restituire l’idea di oggetti arcaici di cui ammirare anche i dettagli. Il tutto si inserisce nello scenario stupendo dell’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, vasta circa diecimila metri quadrati con testimonianze di sei fasi storiche differenti (3000-1100 a.C.). Scovata fortuitamente solo nel 1969, è insieme al Cromlech del Piccolo San Bernardo l’unica area megalitica del nord-ovest d’Italia ed assume un’importanza internazionale.
Il sito valdostano espone chiaramente l’uso sacro del luogo per consuetudini connesse al culto e alla sepoltura: sorta come santuario esterno per il culto dei viventi, dal III millennio assunse una funzione funeraria con varie tombe monumentali. Contiene infatti una necropoli in funzione dal Neolitico finale all’Età del Ferro, probabile resto di Cordelia, cittadina mitica fondata dal popolo dei Salassi poi dominato dai Romani. Vi sono segni di aratura propiziatoria (con il rito di seminare denti umani al termine del V millennio a.C.) e di allineamento di pozzi per offerte votive (macine con residui di frutti e cereali). Successivo l’allineamento di totem, agli albori del III millennio a.C.: ventiquattro pali lignei rivolti a Sud-Ovest in seguito sostituiti da quarantasei stele antropomorfe, simbolo del megalitismo locale e della scultura preistorica. Si edificano poi le prime tombe megalitiche, poste fuori terra e dedicate presumibilmente alle famiglie influenti nella comunità. Tra esse emerge la Tomba 2, dalla piattaforma lapidea triangolare, adibita alla sepoltura comunitaria con l’individuazione dei resti di 39 defunti.
L’area archeologica è dunque espressione di cinque fasi strutturali ben definite, che dal Neolitico recente giungono all’Età del Rame (IV-III millennio a.C.) e all’Età del Bronzo (II millennio a.C.). Il museo, inaugurato nel 2016, prevede un percorso espositivo a ritroso: passando dall’attualità alla preistoria, un ricco apparato iconografico accompagna il visitatore lungo la storia sino a scendere al livello del sito archeologico, posto sei metri al di sotto della strada. Ciò che ci si ritrova davanti è un complesso monumentale ampio, scandito da luci mutanti per ricreare le varie fasi della giornata. L’illuminazione esalta i reperti, il dolmen, le stele ed i segni di aratura, affiancati da apparati didattici e multimediali. L’itinerario cronologico illustra il passaggio dalle arature ai pozzi, ai pali allineati, alle stele antropomorfe sino alle tombe. Il percorso si basa su un perenne incontro tra interno ed esterno, tra museo e sito.
La mostra “Pietra, carta e carbone” con le opere di Oeschger e Hugentobler avrà luogo fino al 30 settembre 2018. Le opere si fondano sulla ricreazione di stele, ovvero lastre oblunghe marmoree o lapidee decorate con iscrizioni o bassorilievi in memoria di un defunto, di un evento, di un confine o di un voto. Create mediante la tecnica del frottage (da frotter: strofinare), basata sull’utilizzo di carta velina, carboncino e carta carbone, sono state promosse ai fini della conoscenza archeologica. Ventisei immagini di stele accostate da brochure in italiano e francese, sono state inserite nell’area megalitica per un’atmosfera ancor più accattivante.
È un viaggio esplorativo in un sito eccezionale, che riporta presenze umane e tracce culturali dalla preistoria ai tempi odierni: millenni di storia con rinvenimenti unici per la zona aostana.
Orario di apertura: Aprile – Settembre 9,00 – 19,00. Ottobre – Marzo 10,00 – 13,00 ; 14,00 – 18,00.
Prezzo d’ingresso: Intero 7,00 euro. Ridotto 5,00 euro. Per i minori tra i 6 e i 18 anni, 2 euro. Gratuito per i bambini fino a 6 anni non compiuti, per i portatori di handicap ed il loro accompagnatore, per gli insegnanti e gli accompagnatori di scolaresche (1 ogni 10 studenti).
Info: Tel. 0165552420 – 0165.275937 ; E-mail: u-mostre@regione.vda.it – beniculturali@regione.vda.it.