Katane tra mito e rito. Testimonianze cultuali di Catania greca

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Catania e la sua storia greca raccontata in una nuova mostra archeologica presso i locali dell’ex Manifattura Tabacchi . è questo il nuovo evento promosso dal Polo regionale per i siti culturali di Catania e l’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibam Cnr) dal titolo “Katane tra mito e rito. Testimonianze cultuali di Catania greca” in cui si ripercorrono, attraverso le testimonianze cultuali, le molteplici storie della città dall’inizio dell’VI secolo fino al III sec. a.C.

La mostra avrà al centro dell’esposizione una notevole selezione di ceramiche e terrecotte figurate d’età arcaica e classica, rinvenute durante gli scavi del deposito votivo di Piazza San Francesco, uno dei contesti cultuali più significativi del Mediterraneo occidentale per qualità e quantità di reperti. Ulteriori testimonianze che arricchiscono la mostra provengono dai vari scavi urbani in città e da importanti prestiti concessi dal Museo civico di Castello Ursino, tra i quali spicca il famoso rilievo marmoreo con Demetra e Kore.

Giorno 16 giugno, oltre alla mostra, verrà inaugurata anche un’ ulteriore esposizione didattica dal titolo “Le terrecotte greche. Per chi? Perché? Come?”, la versione italiana della mostra francese Les terres cuites grecques. Pour qui? Pourquoi? Comment?, organizzata nel 2016 dall’ Université de Lille 3, Sciences Humaines et Sociales, (Halma-Ipel) e dal Learnig Center. Per gentile concessione degli enti prestatori, l’esposizione consiste di pannelli didattici che attraverso immagini e testi, spiegano il significato delle terrecotte figurate greche, la loro funzione e la storia dei vari contesti di rinvenimento. Il pubblico, a cui questa particolare mostra è rivolta, è quello delle scuole di ogni ordine e grado e oltre alla visita, saranno associati anche dei laboratori didattici di modellazione a mano e a matrice che prenderanno il via dal prossimo anno scolastico.

L’allestimento è stato curato dalla dott.ssa Antonella Pautasso, in collaborazione con il personale del Polo regionale, la prof.ssa Maria Eleonora Bonincontro ed il prof. Luca Zuppelli che hanno prodotto il materiale per i laboratori didattici.

CATANIA, Ex Manifattura Tabacchi, Piazza San Cristoforo 18

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Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

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