La missione egiziana del Ministero del Turismo e delle Antichità al lavoro nel sito di Tell Kom Aziza ad Abo Homos, nel governatorato di Beheira (o Buhayra, una regione nel Delta nord-occidentale del Nilo, affiancata al ramo di Rosetta, a 135 km a nord del Cairo) ha scoperto i resti di un laboratorio di ceramica risalente al periodo greco-romano.

(ph. MoAT

Il laboratorio presenta strutture datate tra il III e il I secolo a.C.

E’ stata riportata alla luce quasi l’intera filiera produttiva. E’ stata individuata l’area in cui l’argilla veniva impastata con il fango ed altre sostanze per aumentarne l’omogeneità e renderla più malleabile alla lavorazione, nonché l’area in cui l’argilla veniva modellata e lucidata. Qui sono stati trovati alcuni degli strumenti utilizzati a tale scopo, come utensili in metallo, parti del tornio da vasaio e alcune parti di vasi di terracotta appena formati. Scoperto anche l’essiccatoio, ovvero la superficie in cui l’argilla veniva lasciata asciugare esponendola ai raggi del sole il più a lungo possibile in preparazione della cottura finale nel forno dove si sarebbe trasformata in ceramica.

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I forni a combustione sono a corrente ascensionale: presentano fori di ventilazione, sono costruiti con mattoni rossi e circondati da mattoni di fango per sopportare la pressione del processo di combustione. Sono state trovate anche tubazioni di alimentazione e tubi di aspirazione per il controllo della temperatura all’interno del forno, resti di stoviglie incombuste e altre materie prime.

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Il prof. Ibrahim Sobhy, capo della missione archeologica, dichiara che il suo team ha scoperto anche un insediamento dinastico antico composto da un gruppo di case in mattoni di fango con al loro interno ceramiche per l’uso quotidiano, forni da cucina, magazzini di stoccaggio alimentare, nonché monete di bronzo e un certo numero di sepolture in mattoni crudi e tombe con alcuni scheletri umani sepolti in posizione accovacciata, e ricoperti da uno spesso strato di limo, circondati da vasi funerari in ceramica, alabastro e rame, il che fa pensare che queste sepolture risalgano agli inizi del periodo dinastico. L’insieme dei reperti rinvenuti è la prova che gli antichi Egizi si stabilirono in questa zona sin dall’Antico Regno e ci restarono fino al Periodo Romano.

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Laboratorio di ceramica nel Delta (ph. MoAT)

Source: MoAT

 

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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