Nel Medio Egitto scoperte tre tombe del Periodo Tolemaico

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Durante gli scavi effettuati presso la zona Al-Kamin Al-Sahrawi, a sud-est della città di Samalout nel Governatorato di el-Minya, la missione archeologica egiziana diretta da Ali el-Bakry ha scoperto tre tombe del Periodo Tolemaico. Il dottor Ayman Ashmawy, il nuovo direttore del ministero delle antichità, spiega che all’interno di queste tombe gli archeologi hanno individuato una collezione di sarcofagi di diverse forme e dimensioni e frammenti di ceramiche che daterebbero le tombe tra la XXVII dinastia (525 a.C. al 404 a.C.) e il periodo greco-romano.

Uno dei sarcofagi (ph. MoA)

La nuova scoperta è stata definita molto importante in quanto suggerisce che l’area interessata dovrebbe essere stata una grande zona cimiteriale utilizzata per parecchio tempo, oltre a svelare ulteriori ed importanti dettagli del sito archeologico oggetto di scavo dal 2015. Nelle precedenti campagne di scavo, infatti, la missione riuscì a scoprire circa 20 tombe progettate architettonicamente come delle catacombe, un tipo di sepoltura diffusa appunto durante il periodo appena citato. Le tre tombe appena scoperte hanno un design diverso rispetto a quello delle sepolture scoperte precedentemente. La prima tomba è composta da un pozzo di sepoltura perpendicolare scavato nella roccia che conduce ad una camera funeraria contenente quattro sarcofagi con coperchi antropoidi e nove loculi disposti uno sopra l’altro e distribuiti equamente su tre pareti. La seconda tomba è costituita da un altro pozzo di sepoltura perpendicolare e da due camere: la prima si trova a nord, dove sono stati trovati i resti di due sarcofagi, cosa che suggerisce l’ipotesi che la sepoltura fosse destinata a due persone, e sei loculi dove in uno dei quali era stato sepolto un bambino; la seconda stanza si trova alla fine del pozzo e contiene soltanto resti di un sarcofago di legno. Le opere di scavo della terza tomba, invece, non sono ancora terminate.

(ph. MoA)

Questo registrato ora è il primo caso in cui si è trovata una sepoltura per un bambino nel sito di Kamin Al-Sahrawi e il fatto che gli studi condotti sulle ossa scoperte dimostrano che i corpi appartenevano sia a uomini che a donne e bambini di età diverse conferma che queste tombe erano parte di un grosso cimitero che serviva una grande città e non di una guarnigione militare come si pensava fino ad avere queste nuove evidenze.

Nel 2015, anno in cui si avviò la prima missione di scavo, il team aveva scoperto cinque sarcofagi di diverse forme e dimensioni, nonché i resti di un sarcofago ligneo. Nell’ottobre dell’anno successivo, con la seconda campagna, sono state scoperte altre cinque tombe: quattro di esse presentano un design interno molto simile tra loro, mentre la quinta è costituita da un pozzo di sepoltura. Come si può ben immaginare i lavori non si fermeranno qui, sono già in corso opere per svelare gli altri segreti che il sito racchiude.

Uno dei pozzi (ph. MoA)

Sources: MoA

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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