Un pyramidion in granito, probabilmente appartenuto alla regina Ankhsenpepi II, è stato scoperto nella necropoli di Saqqara dalla missione archeologica franco-svizzera diretta dal professor Philippe Collombert dell’Università di Ginevra. Probabilmente si tratta proprio della cuspide della piramide secondaria edificata per la regina della VI dinastia (2288-2224 a.C. circa), moglie del sovrano delle Due Terre Pepi I e madre di Pepi II (2279-2184?). Questa rappresenta la seconda scoperta importante effettuata dalla missione in una settimana (qui l’articolo dell’altro ritrovamento). Il team, infatti, ha appena scoperto un frammento di 2,5 metri (sempre appartenuto alla regina) che è parte di un obelisco che con i sui 5 metri di altezza rappresenterebbe il più grande “ago” mai scoperto risalente all’Antico Regno. Gli antichi egizi usavano inserire un pyramidion sulla sommità alle piramidi, a volte inciso, altre ricoperto di una lega metallica. Quello appena individuato è alto 1,3 metri e i suoi lati misurano 1,1 metri di larghezza. La parte superiore è danneggiata, ma sono ben evidenti segni di una originale copertura effettuata con fogli d’oro o di rame, come evidenzia anche la cuspide ritrovata pochi giorni fa. La superficie della parte inferiore del pyramidion non è ben rifinita, sembra essere stata riutilizzata o, ipotesi più plausibile, lasciata incompiuta. La base invece si presenta liscia e mostra gli intagliati che avrebbero permesso il fissaggio dello stesso alla parte superiore della piramide.

Gli archeologi sono propensi a credere che si tratti del pyramidion della piramide satellite della regina in quanto la cuspide è stata trovata sul lato settentrionale della piramide di Pepi, proprio nell’area in cui si aspettano di trovare la piramide secondaria di Ankhesenpepi II. Questo frammento costituirebbe l’unica parte emersa di questa piramide secondaria ancora da trovare, mentre la piramide di sepoltura della regina è stata scoperta a Saqqara nel 1998.
Se la missione continua a lavorare con questi ritmi Ayman Ashmawy (direttore del settore antico Egitto presso il Ministero delle Antichità) è convinto che la squadra individuerà presto il complesso funerario della regina.
Source: MoA