Sono terminati i lavori di restauro e conservazione-formazione di due tombe della nobiltà tebana nella necropoli di Dra Abu el-Naga, nella riva occidentale di Luqsor, e, nella riva opposta, di quattro cappelle del tempio di Khonsu a Karnak. Il Ministro delle Antichità Khaled El-Anany, assieme al Segretario Generale dello SCA Mostafa Waziri, ha celebrato il completamento dei lavori domenica scorsa affermando che ora questi ambienti saranno accessibili ai visitatori. All’evento erano presenti molte autorità egiziane ed internazionali, tra queste ultime l’Ambasciatore degli Stati Uniti al Cairo Thomas Goldberger e Louis Bertini direttore dell’American Research Center in Egitto (ARCE).

Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)

Il progetto di restauro è stato realizzato da una missione congiunta dell’ARCE e del Ministero delle Antichità grazie ad una sovvenzione di 35 milioni di lire egiziane elargita dall’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID).

Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)

La prima delle tombe restaurate, la TT159, apparteneva a Raya, quarto profeta di Amon durante la XIX dinastia, e a sua moglie Mutmoya. I cicli pittorici più importanti della sepoltura rappresentano scene tratte dal Libro delle Porte e scene funerarie. La seconda tomba, la TT286, risale alla XX dinastia e apparteneva a Niay (o Nyayi), uno scriba da quel che si erge dai rilievi parietali della sepoltura. La tomba è decorata con scene policrome rappresentanti momenti di vita quotidiana e scene funerarie.

Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)
Il tempio di Khonsu dal portale di Tolomeo III (ph. Tiziana Giuliani)

Nel tempio di Khonsu a Karnak, l’ARCE ha condotto i lavori di restauro addestrando 59 conservatori del Ministero (tra i lavori alle cappelle e alle 2 tombe sono stati coinvolti nelle esercitazioni pratiche oltre 300 archeologi e restauratori del Ministero delle Antichità) che hanno documentato, ripulito e restaurato quattro cappelle del tempio dedicato al dio della luna[1]. I conservatori hanno anche rimosso e sostituito parti dei precedenti lavori di restauro effettuati negli anni Sessanta e Settanta applicando una tecnologia più recente. Sono stati anche effettuati interventi strutturali sia ai soffitti che agli architravi e sono state installate passerelle per facilitare l’accesso al tempio.

I lavori di conservazione e formazione al tempio di Khonsu hanno interessato anche altre due cappelle, che per ora non verranno aperte al pubblico, la pulizia delle colonne lungo le pareti sud, ovest ed est e della corte principale, ed anche il restauro del portale d’ingresso eretto da Tolomeo III che collegava il tempio di Khonsu a quello di Luxor tramite il Viale delle Sfingi.

Il tempio di Khonsu a Karnak rappresenta un esempio distintivo e completo di quello che era l’antico tempio egizio; edificato da Ramesse III (XII secolo a.C.) sul sito di un tempio preesistente, è stato poi ampliato da suo figlio Ramesse IV e da Ramesse XI, nel piazzale ci sono iscrizioni attribuite al sommo sacerdote Herihor che divenne l’ultimo sovrano della XX dinastia e la sala ipostila fu voluta da Nectanebo I (IV secolo a.C.), qui, al suo interno, furono trovate due statue di babbuino scolpite al tempo di Seti I (XIII secolo a.C.).

La sala ipostila del tempio di Khonsu con una delle statue di babuino (ph. Tiziana Giuliani)

Per facilitare il lavoro di conservazione e formazione in loco, nel 2008 l’ARCE ha istituito e attrezzato un laboratorio di conservazione completo di strumenti e spazi didattici-amministrativi.

Una cooperazione, questa tra l’Egitto e gli Stati Uniti, che ha permesso lo sviluppo di numerosi progetti atti a conservare e preservare per le generazioni future il ricco patrimonio archeologico-culturale egiziano, nonché creare posti di lavoro e nuove eccellenti maestranze in suolo d’Egitto.

 

Source: MoA

[1] Khonsu, figlio di Amon e Mut, faceva parte con i suoi genitori della triade tebana venerata a Karnak

Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)
Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)
Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)
Dra Abu el-Naga tomb (ph. MoA)
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