Per festeggiare la giornata dell’inondazione del Nilo, il Museo Egizio del Cairo organizza due serate con visite guidate gratuite incentrate sul tema “Egitto, il dono del Nilo”.
Elham Salah, direttore della sezione musei presso il Ministero delle Antichità, e il direttore generale del Museo Egizio, Sabah Abdel Razak, hanno presentato questa nuova iniziativa del museo di piazza Tahrir che avrà luogo durante l’apertura serale del museo, dalle ore 17.30 alle ore 21, per le giornate di giovedì 17 e 24 agosto. Gli eventi saranno in lingua araba, ma è prevista, su richiesta, la possibilità di effettuare le visite guidate anche in lingua inglese in concomitanza agli orari delle visite in arabo.
Il titolo dell’evento prende spunto dalla famosa affermazione di Erodoto secondo il quale l’Egitto era un dono del Nilo, una frase che racchiude tutto un mondo e che esalta proprio il ruolo fondamentale che il fiume ebbe nello sviluppo della civiltà Egizia.
Seguendo i manufatti che sono abitualmente esposti in museo ma che sono in qualche modo collegati al Nilo e ai suoi ritmi, si potrà percorrere questo nuovo viaggio alla scoperta di questo importantissimo momento della vita di ogni antico egizio rappresentato appunto dall’inondazione. Verrà illustrata l’importanza della piena e delle varie fasi che interessavano il fiume sacro il quale scandiva con precisione i ritmi stagionali, si vedrà come le barche hanno giocato un ruolo importante e fondamentale nei trasporti commerciali e tantissimi altri aspetti legati al Nilo che possono spaziare dalla religione alla vita quotidiana. Non mancherà quindi di certo la narrazione della leggenda che diede origine alla piena, un racconto che vede protagonista la dea Iside, la dea della maternità, della bellezza e della musica… La dea era disperata per la morte del suo sposo e fratello Osiride avvenuta per mano di suo fratello Seth, il quale, dopo averlo ucciso, lo aveva fatto a pezzi e ne aveva disseminato le membra per tutto l’Egitto. Iside era talmente addolorata per questa morte ignobile del suo sposo, e per la grande perdita, che le sue lacrime iniziarono ad uscire copiose dai suoi occhi e cadendo si mescolarono alle acque del Nilo. Le acque crebbero ed abbondarono al punto da generarne la piena. Ogni anno, in quel periodo, le acque “rompono” gli argini per ricordare questo evento. L’inondazione era attesissima dagli Egizi tanto da sancire con il suo arrivo l’inizio del nuovo anno ed era talmente attesa che, anche dopo la fine della millenaria civiltà egizia, il suo arrivo proclamava l’inizio di una antica ed importante festa con la quale si celebrava il ciclo naturale della piena del Nilo; il popolo considerava questa festività, conosciuta come Wafaa El-Nil, alla stregua di una vacanza annuale di due settimane che partiva dal 15 agosto.
Strettamente collegato a questa festività è anche il pezzo del mese selezionato dal museo per questo agosto: un ostracon in calcare raffigurante Hapy, il dio del Nilo e catalogato con il n.25062.
Un invito a partecipare a questa iniziativa per scoprire tante altre curiosità e tantissime altre storie legate a sua maestà il Nilo.
Sources: Egyptian Museum of Cairo