Apre al Cairo il National Museum of Egyptian Civilization

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Ieri pomeriggio al Cairo, alla presenza del Presidente dell’UNESCO la Signora Irina Bokova, è stata finalmente inaugurata la prima sezione del National Museum of Egyptian Civilization con l’apertura della mostra temporanea “Egyptian Handicraft through the ages” (l’artigianato egiziano attraverso i secoli).

Il NMEC si trova sul sito archeologico di El-Fustat, nella vecchia Cairo. Il museo, nato su consiglio dell’UNESCO e progettato dall’architetto egiziano El Ghazzali Kosseiba – gli spazi espositivi sono stati invece progettati dall’architetto giapponese Arata Isozaki -, è ancora in fase di costruzione, ma una volta terminati i lavori (il progetto iniziale risale al 2002) non solo sarà il primo museo ad essere dedicato nella sua totalità alla civiltà egiziana, ma sarà uno dei più importanti e più grandi musei nel mondo dedicati alla storia della civiltà di un popolo presentando ai suoi visitatori la storia della sua civiltà dalla preistoria ai nostri giorni con un approccio multidisciplinare che metterà in evidenza il patrimonio materiale e immateriale del Paese. Attraverso uno spazio espositivo di ben 23.000 mq sarà possibile ammirare 150.000 reperti suddivisi in sei gallerie tematiche così da ripercorrere i momenti salienti di tutte le epoche storiche di questo popolo sin dagli arbori; i contesti saranno: il Nilo, la scrittura, lo Stato e società, la cultura materiale, credenze e pensieri e la galleria delle mummie reali.

Il Museo sarà dotato anche di grandi spazi espositivi per le mostre temporanee, di un auditorium, di un cinema, un centro di formazione e ricerca, negozi, caffetterie e ristoranti, e conterrà una mostra sullo sviluppo della città moderna del Cairo. Sarà strutturato come un centro polivalente dove avranno sede eventi, proiezioni di film, convegni, conferenze, attività culturali, il tutto destinato ad pubblico locale, nazionale e internazionale. E’ un progetto rivolto ai giovani del paese per aiutarli a dare il giusto valore alle loro origini, sensibilizzarli verso la loro storia ed avere a disposizione un ambiente aperto al dialogo, al dibattito e allo scambio di idee, oltre ad essere un luogo che contribuirà notevolmente a salvaguardare e preservare il patrimonio culturale dell’Egitto.

L’UNESCO ha fornito parte del supporto tecnico nella formazione, nello sviluppo delle esposizioni e pure in altri settori. In collaborazione con l’American Research Center in Egypt, Antiquities Coalition e British Museum all’NMEC verrà istallato un dispositivo munito di un database digitale nel quale saranno catalogati e descritti minuziosamente tutti gli oggetti esposti nei vari musei egiziani: un database di facile consultazione nato come strumento per combattere il traffico di antichità e le esportazioni illegali. Con il Museum Digitization and Documentation Center, questo è il nome del progetto, ogni singolo pezzo sarà presto riconoscibile ed identificabile in caso di cessione sospetta e permetterà di velocizzare così anche le pratiche di rimpatrio.

La mostra inaugurata ieri al Museo Nazionale della Civiltà Egiziana è stata dunque l’occasione per l’apertura parziale di questo grande complesso museale e vedrà esposti 400 reperti provenienti dal Museo Egizio del Cairo, dal Museo di Arte Islamica, dal Museo Copto, dal Palazzo di Al-Manial e dal Museo dei Gioielli di Alessandria e saranno illustrate le antiche tecniche di produzione e lavorazione di legno, ceramica, tessuti e gioielli. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 17 e sarà completamente gratuita sia ai i visitatori egiziani che stranieri.

Il National Museum of Egyptian Civilization sarà il museo del XXI secolo, un luogo in cui si potrà godere le bellezze della civiltà egiziana in un contesto tutto moderno.

 

Sources: NMEC, Unesco

Credits: alls photos and video by NMEC

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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