Una nuova scoperta archeologica nel Parco archeologico di Paestum

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“Inaspettata” secondo il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, “la quantità e la qualità di dati sull’abitato pre-romano, coevo ai grandi templi” che gli scavi di Paestum stanno restituendo in queste settimane. Le ricerche, finanziate dal Pastificio Antonio Amato e dal Parco Archeologico di Paestum, reso autonomo grazie alla riforma Franceschini, hanno l’obiettivo di gettare luce sulla vita quotidiana e sugli ambienti domestici nei secoli VI-V a.C.

Frammento in corso di restauro
Frammento in corso di restauro

Ieri gli archeologi, che indagano una struttura in blocchi con relativi piani di vita, sono stati premiati da un ritrovamento inaspettato, un frammento di un vaso ateniese del V sec. a.C. con raffigurazione del dio Hermes. “Cerchiamo le tracce della vita quotidiana e dell’economia, fatte di pietra, terra e cocci, ma non nego che trovare un bel vaso attico, come ne abbiamo anche dalle necropoli e dai santuari, ci emoziona. Conferma l’alto tono di vita che si intuisce anche dalla struttura in blocchi, forse una casa o si direbbe quasi un palazzo, dei decenni in cui nascono il tempio di Athena e la tomba del Tuffatore”, dichiara il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel.

Fino al 12 dicembre, i visitatori possono seguire in diretta lo scavo, impostato sul modello dell’“archeologia pubblica”, sul posto o attraverso immagini e video pubblicati sui social del Parco e del Pastificio Antonio Amato seguendo l’hashtag #ilgustodellascoperta su Facebook, Twitter, Instagram e YouTube e non perdete l’appuntamento settimanale, su Repubblica Web!!!

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