Nella giornata di oggi è venuto a mancare l’egittologo Geoffrey T. Martin, Edward Professor of Egyptian Archaeology and Philology emerito allo University College di Londra. Nella sua lunghissima carriera è stato Direttore dell’Amarna Project, nell’ambito della quale ha scoperto la tomba di Maya, tesoriere di Tutankhamon, oltre ad essere noto per la grandissima scoperta della tomba privata del faraone Horemeb a Saqqara.

Horemheb è stato un faraone della XVIII dinastia: prima di divenire faraone, è stato comandante in capo dell’esercito durante i regni di Tutankhamon(1333-1323 a.C.) e Ay (1323-1319 a.C.). Il suo regno è noto per aver attuato una profonda riforma dell’Egitto, riportandolo al periodo pre-amarniano. Fu il primo a procedere con la damnatio memoriae di Akhenaton, demolendo i monumenti a lui dedicati e alla moglie Nefertiti e per questo motivo è stato venerato come colui che ha riportato ordine ed equilibrio nel Paese.

In particolare, Martin ha scoperto la tomba privata del faraone, quella realizzata a Saqqara in qualità di nobiluomo dell’aristocrazia egiziana e dove vi è sepolta la moglie Mutnodjemet, mentre a lui stesso è dedicata la Tomba KV57 della Valle dei Re, rimasta incompiuta. Purtroppo non si hanno notizie della sua mummia.

Per altro, cinque rilievi provenienti dalla tomba di Saqqara sono custoditi al Museo Archeologico di Bologna: un rilievo raffigurante dei prigionieri nubiani, uno degli uomini al lavoro nei campi nell’Aldilà, uno rappresentante una staffetta a cavallo, uno con una tenda da campo e infine un rilievo con derrate alimentari. A suo nome vi è anche un anello in cornalina rossa.

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Mara Zoppi

Appassionata fin da piccola alla storia e all’archeologia, dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Lettere – curriculum Scienze dell’Antichità – presso l’Università degli Studi di Milano, laureandosi nel 2019 con una tesi di carattere archeologico-egittologico dal titolo Imhotep scriba e medico: dall’Egitto del III millennio a.C. ad oggi. Si iscrive successivamente alla facoltà di Archeologia dell’Università degli Studi di Milano dove si laurea nel 2021 con votazione 110/110 e lode sviluppando una tesi in ambito egittologico dal titolo La Casa della Vita nell’Egitto Antico: luoghi, riti, funzionari.

Ha partecipato a due laboratori di scavo archeologico: il primo sul sito di Urvinum Hortense a Collemancio di Cannara (PG) di epoca romana con l’Università degli Studi di Perugia; successivamente sul sito archeologico di Nora (Pula, CA) nella sezione competente all’Università degli Studi di Milano, quindi di epoca romana, contribuendo anche alle operazioni di post-scavo.

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