Il papiro di Berlino 3038

Il Papiro di Berlino 3038 chiamato anche, per quanto si vedrà, Papiro Brugsch o Grande Papiro di Berlino, fu scoperto, unitamente ad altri antichi...

I luoghi della Daunia: il borgo di Rocchetta Sant’Antonio

Al confine tra Campania e Basilicata, tuffato tra i panorami dei Monti Dauni e dell’Irpinia, c’è un luogo incantato dove passato e futuro si incontrano senza scontrarsi e si integrano in un unicum dal deciso sapore di Puglia: Rocchetta Sant'Antonio.

La storia dell’antico Egitto al Museo Salinas: indagini scientifiche sulla “Pietra...

Un egittologo al “Salinas”? Ebbene si! Il museo palermitano custodisce uno dei più importanti reperti che ci siano pervenuti dall’antico Egitto, vecchio di circa 4400 anni e contenente una serie di informazioni preziosissime relative ai primi secoli di sviluppo della civiltà egizia, conosciuto appunto come la Pietra di Palermo, oggetto dello studio multidisciplinare diretto dall’egittologo italiano che a breve incontreremo.

A Saqqara scoperto un laboratorio per l’imbalsamazione e circa 35 mummie

Circa 35 mummie, 5 sarcofagi 4 dei quali ancora sigillati, oli per la mummificazione conservati in vasi che riportano inscritti i nomi delle sostanze ivi contenute, una maschera in argento dorato (la prima ad essere scoperta in una tomba privata dell’antico Egitto dal 1939) e molto altro è ciò che stato scoperto a sud della piramide di Unas, nella necropoli di Saqqara. La notizia della scoperta di oggetti per l’imbalsamazione e di un numero considerevole di mummie era già trapelata i giorni scorsi mettendo in fermento media e appassionati dell’antico Egitto, ma con la conferenza stampa internazionale rilasciata dal Ministero delle Antichità egiziano ora ne sono emersi i dettagli. Scopriamoli in questo nuovo articolo.

Vivere a Pompei. Le donne

Pur se nella società romana il matrimonio e la maternità erano considerati lo scopo principale di una donna, le donne romane e nello specifico anche a Pompei conducevano, incredibilmente per l’epoca, una vita che permetteva loro di partecipare a molti momenti sociali della città e di svolgere attività che oggi noi chiameremmo “imprenditoriali”. Sfatando il falso mito dell’ignoranza femminile molte donne, e non solo quelle dei ceti elevati, ricevevano una certa istruzione che non si limitava solamente alla formazione di base. Già a partire dal IV secolo a.C. dovevano essere presenti centri “pubblici”, gestiti da maestri itineranti, a cui potevano accedere sia ragazzi che ragazze che non potevano permettersi precettori privati, così come invece si usava nelle famiglie benestanti.

Antakya: suggestivi mosaici e ville romane rivivono in un hotel-museo

Il giorno di Ferragosto aprirà ufficialmente il museo-hotel a cinque stelle dell’antica Antiochia sull’Oronte in Turchia: un luogo che unisce la passione per l’archeologia...