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Creta: rara scoperta di armatura bronzea in contesto abitativo

Crediti: Università Ca’ Foscari di Venezia - modificato da Chiara Lombardi per MediterraneoAntico L’Università Ca’ Foscari di Venezia ha portato alla luce un’armatura di bronzo...

Indagini sulla mummia di Seqenenra Ta’a hanno rivelato le circostanze della...

Grazie alle moderne tecnologie mediche ora sappiamo come morì uno dei sovrani dell’antico Egitto che pagò con la vita il desiderio di riunificare le Due Terre e liberarle dai suoi invasori. Seqenenra Ta’a, “il Coraggioso”, (XVII dinastia), fu ucciso in battaglia e i suoi imbalsamatori nascosero abilmente alcune ferite riportate alla testa. Scopriamo quali furono le sue ultime ore e perché fu un sovrano molto importante nella storia egizia.

Ricco archivio romano rinvenuto in Turchia

È stata da pochi giorni divulgata dall’Università di Pisa la notizia di un clamoroso ritrovamento, avvenuto durante l’ultima campagna di scavi presso l’antica città...

Ricercatori UniTo ricavano informazioni molecolari da una mummia egizia senza pregiudicare...

Grazie ad un’innovativa tecnologia finora utilizzata solo per lo studio di manoscritti, tessili e dipinti risalenti al massimo a qualche centinaio di anni fa, il team di ricerca-tori è riuscito a sequenziare le proteine della pelle mummificata e a caratterizzare il microbioma presente sulla superficie del corpo di una giovane donna vissuta a Gebe-lein (Alto Egitto) durante l’Antico Regno, oltre 4000 anni fa.

2 marzo 1818: Giovanni Belzoni entra nella piramide di Chefren

“Scoperta da G. Belzoni. 2. Mar. 1818”. Questa iscrizione campeggia ed impera nel muro meridionale della camera sepolcrale della piramide di Chefren, la seconda (per grandezza ed in ordine di costruzione) delle piramidi della piana di Giza. Era appunto il 2 marzo del 1818 quando Giovanni Belzoni violò l’entrata della piramide del quarto sovrano della IV dinastia. Oggi, in occasione del bicentenario della scoperta, vogliamo narrare di questa incredibile avventura.

Come da millenni, anche oggi si è ripetuto il “Miracolo del...

Come ogni anno, come accade ormai da millenni, si è ripetuto oggi ad Abu Simbel il “Miracolo del Sole”, fenomeno che si verifica regolarmente, con una precisione da lasciar ancor oggi stupiti, due volte l’anno: il 22 febbraio e 22 ottobre. In questi due giorni, all’alba, i raggi del sole, oltrepassando la piccola porta incastonata tra i quattro colossi di Ramesse II, penetrano l’oscurità attraversando le due buie sale ipostile del tempio maggiore di Abu Simbel (la prima delle quali è sorvegliata da otto imponenti statue del sovrano nelle sembianze di un Osiride) fino a raggiungere il Santa Sanctorum ed illuminare il volto del grande faraone. Dopo un lungo bacio di ben 20 minuti le statue del sovrano divinizzato e quelle di Amon e Ra-Harakhty, le due divinità a lui affiancate, vengono di nuovo inghiottite dall’oscurità e ritornano a far compagnia al dio ctonio Ptah, rimasto sempre nell’ombra durante questo rituale di rigenerazione.