Come da millenni, anche oggi si è ripetuto il “Miracolo del...

Come ogni anno, come accade ormai da millenni, si è ripetuto oggi ad Abu Simbel il “Miracolo del Sole”, fenomeno che si verifica regolarmente, con una precisione da lasciar ancor oggi stupiti, due volte l’anno: il 22 febbraio e 22 ottobre. In questi due giorni, all’alba, i raggi del sole, oltrepassando la piccola porta incastonata tra i quattro colossi di Ramesse II, penetrano l’oscurità attraversando le due buie sale ipostile del tempio maggiore di Abu Simbel (la prima delle quali è sorvegliata da otto imponenti statue del sovrano nelle sembianze di un Osiride) fino a raggiungere il Santa Sanctorum ed illuminare il volto del grande faraone. Dopo un lungo bacio di ben 20 minuti le statue del sovrano divinizzato e quelle di Amon e Ra-Harakhty, le due divinità a lui affiancate, vengono di nuovo inghiottite dall’oscurità e ritornano a far compagnia al dio ctonio Ptah, rimasto sempre nell’ombra durante questo rituale di rigenerazione.

Roma e Petra: nuova scoperta riscrive la storia?

Chi ha visto Indiana Jones e l’ultima Crociata, bellissimo film in cui il celebre avventuriero (interpretato da Harrison Ford) va a caccia del sacro...

Una strega agli albori dell’archeologia egizia: Margaret Murray (1863-1963)

Margaret Murray è nota principalmente per il suo contributo nel campo dell’Archeologia Egizia, che non sempre le fu riconosciuto, come molte sue contemporanee, ma il suo lavoro di ricerca e insegnamento fu pari a quello dei suoi colleghi uomini. Oltre a dare il suo contributo all'archeologia e antropologia, questa studiosa fu sostenitrice dei movimenti sociali della sua epoca, come la campagna per il voto femminile. Anche se generalmente descritta come l’assistente del grande egittologo Flinders Petrie, Margaret Murray era un’archeologa indipendente che merita tutto il riconoscimento dovuto a una studiosa del suo calibro.

Christiane Desroches Noblecourt: la madre di Abu Simbel

Sono già passati cinque anni da quando appresi la notizia che la luce di Christiane Desroches Noblecourt si era spenta, era il 23 giugno...

Una antica stele egizia…misteriosa (o forse no!)

Tutti conosco i geroglifici di Abydos e tutti sanno che ci sono carri armati, navicelle spaziali, sommergibili. E nonostante la spiegazione filologia e accademica sia assolutamente convincente, resta uno dei capisaldi per dimostrare un contatto tra egizi e alieni o per certificare la presenza di una civiltà precedente evolutissima, da cui gli antichi avrebbero ereditato la tecnologia necessaria per costruire quelle macchine.

Amarna: indizi su come gli antichi Egizi costruirono il Grande Tempio...

Nel riportare alla luce le originali trincee di fondazione del tempio, e grazie alla conservazione delle impronte dei talatat posati dagli Egizi sulle fondamenta in “cemento”, non solo è stato possibile ricostruire l'impianto definitivo che Akhenaton scelse per il suo più importante monumento dedicato all’Aton, ma sono emerse preziosissime informazioni su come gli antichi costruttori di Akhetaton lo edificarono.