“Toutânkhamon, le trésor du Pharaon” diventa la mostra più visitata di...

Eravamo più che certi che la piccola parte del corredo funerario di Tutankhamon in mostra a Parigi registrasse un grande successo, e così è...

Un trattato di ofiologia

Il testo qui presentato risale probabilmente alla XXX dinastia o all'inizio dell'epoca tolemaica, ed è costituito da due papiri indipendenti conservati al Museo di Brooklyn con i numeri 42.218.48 e 42.218.85. Si trattava certamente di un unico papiro, strappato in due dal suo ritrovatore, probabilmente per guadagnare di più nella vendita di due papiri. Il testo si compone di due parti: una prima parte, purtroppo mutila all'inizio, contiene una descrizione dei diversi serpenti, con l'esposizione delle conseguenze del loro morso. Una seconda parte, invece, è una specie di antidotario, dove vengono dati i diversi rimedi per far fronte alle morsicature dei singoli serpenti.

La Dama di Napoli

A dispetto del nome che indicherebbe una statua femminile, si tratta in realtà di un dignitario che per via dell’abbigliamento e della parrucca fu scambiato in passato per una rappresentazione femminile. E’ il reperto più antico presente nella collezione e risale alla III dinastia, che regnò in Egitto intorno al 2700 a.C. circa, scoperto nel sito di Saqqara, non distante della Piana di Giza che ospita le tre celebri piramidi.

Le stele arpocratee

La collezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli custodisce una cospicua collezione di stele arpocratee, dette anche “Cippi di Horus”, che rappresentano uno dei più singolari reperti che la terra dei faraoni ci abbia restituito. Le raffigurazioni e i testi contenuti in queste stele, che esercitavano una funzione protettiva per chi le possedeva, si rifanno a un episodio del mito di Osiri e Isi, che vede quest’ultima esercitare la propria magia per proteggere il figlio Horus da Seth, che lo vuole uccidere per ereditarne il diritto al trono utilizzando degli animali malefici. Grazie all’aiuto degli dei, in particolare Ra e Thot, Isi riesce ad allontanare le insidie di Seth, ovvero a far trionfare il bene sul male e sul disordine che esso rappresenta.

Saqqara: torna alla luce una statua bronzea del dio Nefertum

Dopo il susseguirsi di notizie provenienti da Saqqara circa il ritrovamento di 27 sarcofagi intatti e ancora sigillati, ecco che le sabbie della necropoli regalano ancora sorprese! Proprio ieri è tornata alla luce una statua del dio Nefertum.

Il parasole di Tutankhamon potrebbe essere stato fissato al suo carro

Un nuovo studio suggerisce che il carro di Tutankhamon era dotato di parasole