Dopo il susseguirsi di notizie provenienti da Saqqara circa il ritrovamento di 27 sarcofagi intatti e ancora sigillati, ecco che le sabbie della necropoli regalano ancora sorprese! Proprio ieri è tornata alla luce una statua del dio Nefertum. La deliziosa statua, scoperta dalla missione archeologica egiziana guidata da Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, giaceva proprio accanto ai sarcofagi della XXVI dinastia trovati i giorni scorsi all’interno di un pozzo sepolcrale profondo 11 metri.

La statuina di Nefertum scoperta a Saqqara (ph. English Ahram)

La statua di Nefertum, risalente allo stesso periodo dei sarcofagi, misura di 35 cm di altezza, è in bronzo e la sua corona a forma di fior di loto presenta intarsi in pietre semi-preziose quali agata rossa, turchese e lapislazzuli. Alla base della statuina vi è un’incisione che riporta il nome del suo proprietario, “Badi Amon”.

Per avere maggiori informazioni in merito dobbiamo aspettare domani, quando il Ministero del Turismo e delle Antichità diffonderà il comunicato stampa ufficiale relativo alle scoperte effettuate in questi giorni nell’area indagata, anticipando che verranno annunciate sensazionali notizie. Con l’occasione, tra gli altri reperti recuperati, verrà esposta anche la statua del dio dei profumi, mansione che la mitologia egizia gli ha associato per aver portato al dio Ra un fiore profumato (un fior di loto appunto) con l’intento di alleviare le sue pene. La divinità è correlata anche all’immortalità, in quanto rappresenta il fior di loto nato dal Caos primordiale, fiore che per questo è simbolo di rinascita.

Non ci resta che aspettare domani!

La statua del dio di Nefertum scoperta a Saqqara (ph. English Ahram. Rielaborazione di Tiziana Giuliani)

Source: english aharam

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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