Igiene e Medicina nell’Antica Pompei

Un pozzo profondo 42 metri, scavato vicino Porta Vesuvio, dimostra l’importanza che aveva l’acqua nell'Antica Pompei. Tanto che per procurarne si arrivava fino alle profondità del sottosuolo, muniti di lucerne per avvertire (col loro spegnimento) il pericolo di emissioni mefitiche. Vitruvio sosteneva l’importanza di sorgenti d’acqua per la fondazione delle città. Contenitori in vetro per olii e unguenti A Pompei il prezioso liquido si lasciava scorrere per le strade allo scopo di tenerle pulite. L’acqua serviva anche a pulire le ferite e nell'igiene personale. Le acque reflue non si smaltivano nelle fognature ma fluivano nei canali di scolo esterni alle mura di Pompei che non era dotata di una rete fognaria sufficiente, per questo motivo i liquidi residui si smaltivano nei pozzi assorbenti. Molte iscrizioni murali di Pompei contenevano minacce rivolte ai cacatore che sporcavano le strade anziché utilizzare le latrine pubbliche perché silo le case dei ricchi erano dotate di servizi igienici.

Giza: scava illegalmente sotto la propria abitazione e trova una tomba...

Domenica scorsa, grazie ad un intervento della Polizia del Turismo e delle Antichità, è stata portata alla luce una tomba dell’Antico Regno. L’operazione ha avuto luogo nel distretto di Nazlat as-Samman, un sobborgo di recente costruzione a Giza, proprio a ridosso della Piana in cui svettano imponenti le tre grandi piramidi di Cheope, Chefren e Micerino sorvegliate dall’enigmatica Sfinge.

Scoperte nel Medio Egitto sepolture con oltre 40 mummie

Una missione archeologica congiunta del Ministero delle Antichità egiziano e del Centro di ricerca per gli studi archeologici dell'Università di Minya ha scoperto nel sito archeologico di Tuna el-Gebel (nel governatorato di Minya) due tombe rupestri di Periodo Tolemaico (332- 30 a.C.) con oltre 40 mummie di diverso stile, età e sesso. Tra i corpi anche 10 bambini.

Terminato il restauro della tomba di Tutankhamon: le nuove scoperte e...

Ci sono voluti quasi dieci anni per riportare la tomba di Tutankhamon, e in particolare la sua camera funeraria, allo stesso splendore in cui apparve per la prima volta agli occhi increduli di Howard Carter il 28 novembre del 1922, 24 giorni dopo la scoperta del primo gradino della KV62. Dopo un lungo lavoro di restauro e conservazione, interrotto per un periodo di tempo a seguito dei moti della primavera araba del 2011, dallo scorso autunno la tomba del faraone bambino brilla di una nuova luce e respira finalmente aria buona.

Nel Delta del Nilo riaffiora un’azienda vinicola di 2000 anni fa

La missione archeologica dello SCA (Consiglio Supremo delle Antichità) ha scoperto sul Delta del Nilo un'azienda vinicola risalente al periodo greco-romano con tanto di celle di stoccaggio. Il ritrovamento è stato effettuato nel sito archeologico di Tel Kom Trogy (nei pressi di Abu el-Matamir), nel Governatorato di Beheira (o Buhayra), la regione nordoccidentale del Delta distante circa 135 km dal Cairo. Il vino prodotto nella zona era tra i più pregiati durante il Periodo Greco-Romano.

GIZA 2030: un grande progetto intorno al GEM e alle Grandi...

Tra gli appassionati di antico Egitto ferve l'attesa per la conclusione dei lavori in opera ai piedi delle piramidi di Giza, al termine dei quali potremo finalmente visitare quello che verrà consacrato come "IL" Tempio delle Meraviglie: il Grand Egyptian Museum! Se il 2020, data fissata dopo una serie di posticipi, pare a tutti noi lontano, lo è ancora più il progetto che vede coinvolto l'ampio spazio esterno al GEM e l’ambiente circostante.