Saqqara: gli archeologi dell’Università degli Studi di Varsavia hanno da poche ore comunicato la scoperta della tomba di un dignitario egizio di nome Mehtjetju, vissuto durante la VI dinastia, circa nel 2300 a.C. Il funzionario era responsabile di documenti segreti nella cancelleria reale.
Come afferma il Prof. Kamil Kuraszkiewicz, professore presso la facoltà di Orientalistica dell’Università degli Studi di Varsavia e direttore della missione archeologica, “Il dignitario portava il nome Mehtjetju ed era, tra l’altro, un funzionario con accesso al sigillo reale, ai documenti, ispettore della tenuta reale e sacerdote del culto funerario del re Teti. Ciò significa che molto probabilmente visse durante i regni dei primi tre sovrani della sesta dinastia: Teti, Userkara e Pepy I.”
Durante la stagione autunnale del 2021, sono stati effettuati degli scavi all’interno del fossato che circonda il complesso della piramide a gradoni di Djoser, dove è stata rinvenuta la facciata di una cappella tombale raffigurante proprio Mehtjetju.
Purtroppo, la roccia in cui è stata scolpita la cappella è molto fragile, per questo motivo è stato richiesto l’intervento immediato dei restauratori, ma sono comunque visibili gli eleganti ed eccezionali rilievi che la decorano. Ciò permette di ipotizzare che Mehtjetju fosse davvero molto ricco, come del resto presuppone la sua posizione sociale, perciò ha potuto arruolare i migliori artigiani per la decorazione del suo monumento funebre.
La decorazione è però incompleta: non si trova policromia sulla facciata e le pareti laterali dell’ingresso non hanno figure in rilievo ma solo dipinte con inchiostro nero su intonaco di calce. La decorazione incompleta però non significa che Mehtjetju non sia stato sepolto nella sua tomba: spiega infatti il direttore dello scavo che se non fosse stato sepolto lì, la tomba sarebbe stata molto probabilmente occupata da qualcun altro. Quindi la decorazione è incompiuta probabilmente perché l’investitore morì prima che l’opera fosse completata e fu sepolto nella tomba frettolosamente.