Crediti Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
A Marcialla (FI), piccolo borgo che divide la Val d’Elsa e la Val di Pesa e frazione dei comuni di Certaldo e di Barberino Tavarnelle, è stata rinvenuta una tomba romana nell’ambito degli scavi di Publiacqua, società affidataria della gestione del servizio idrico integrato dall’Ambito Territoriale Ottimale n.3 Medio Valdarno.
La tomba ha dimensioni medie, ca. 1x3m, ed è recintata tramite un muretto di ciottoli. Si tratta di una sepoltura destinata alla cremazione dei defunti. Nel mondo romano la pratica di cremazione può essere divisa in due differenti tipologie: l’ustrinum, ovvero una deposizione secondaria all’interno della tomba di dimensioni più piccole che doveva conservare i resti delle ceneri e caratterizzata da tracce di concottura; il bustum, sepoltura diretta in fossa nel luogo in cui era avvenuta la pira funeraria.
Secondo Michele Bueno, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, la scoperta avvenuta a Marcialla dovrebbe corrispondere al tipo ustrinum.
Oltre alla sepoltura, sono stati rinvenuti frammenti ceramici ed una moneta risalente al periodo medio dell’età imperiale romana.