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Gli scavi condotti nell’area a nord del cosiddetto tempio di Giunone, nella suggestiva parte alta della Via Sacra che domina la Valle dei Templi di Agrigento, hanno rinvenuto un importante deposito votivo.
Le indagini di scavo e le ricerche sono guidate dalla dottoressa Maria Concetta Parello, Funzionario Archeologo presso il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento per conto del Parco Archeologico diretto da Roberto Sciarratta, e con i finanziamenti della Regione Siciliana.
L’area indagata è pertinente ad un complesso abitativo, in modo particolare alla Casa VIIb. Il ritrovamento riguarda un deposito votivo al cui interno sono state rinvenute oltre sessanta statuette votive, piccoli vasi, frammenti di bronzo, lucerne e molte ossa.
Il deposito si data alla fase successiva della distruzione di Agrigento nel 406 a.C. Esso, infatti, si impianta sulle macerie della Casa VIIb, testimoniando il ritorno della popolazione dopo l’assedio di Agrigento dove questa, coalizzata con Siracusa, venne distrutta dai Cartaginesi di Annibale.
Sciarratta, direttore del Parco Archeologico, così si esprime in merito al ritrovamento, che getta nuova luce sui fatti del V secolo a.C.: «È un intervento scientifico che abbiamo sostenuto negli ultimi anni che ha dato da subito dei risultati importanti. Nell’area di scavo, che ci regala una lettura dettagliata degli avvenimenti storici, era già stato individuato un ampio settore di abitato, ovvero case di età greca, la cui fase principale termina con la conquista e la distruzione della città da parte dei Cartaginesi».
Fonte: AgrigentoNotizie