Convenzione operativa di collaborazione scientifica tra l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (MiBACT) e l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

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Siglata convenzione operativa per l’avviso di corsi di formazione e attività di ricerca nel campo delle scienze per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale tra l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) e l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM).

 Il Direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), Gisella Capponi e il Direttore dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM), Daniele Malfitana, hanno firmato, lo scorso 6 dicembre, una convenzione operativa di collaborazione scientifica, di durata quinquennale, finalizzata alla creazione di un saldo rapporto di collaborazione scientifica tra l’ISCR del MiBACT e l’IBAM, per l’avvio di attività di ricerca scientifica attraverso la partecipazione congiunta a programmi e progetti di ricerca nazionali e internazionali, di attività didattica e di formazione specialistica nel campo delle scienze per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale presso la Scuola di Alta Formazione e Studio attivata dall’ISCR nella città di Matera.

“L’IBAM opera, da oltre quindici anni, in Italia meridionale e Sicilia con le sue sedi a Catania, Potenza, Lecce e con diverse Unità di Ricerca: una di queste sta proprio nella città di Matera ed opera in quella sede in accordo con l’Università lucana.

La convenzione operativa da poco siglata – dichiara Daniele Malfitana, direttore dell’IBAM – costituisce, infatti, una nuova occasione per sperimentare e applicare un modello collaborativo vincente tra istituzioni pubbliche altamente specializzate al fine di avviare nuovi progetti congiunti di ricerca, di rinsaldare i rapporti con il territorio in cui l’IBAM opera, in particolare nella regione Basilicata, e provvedere così al trasferimento di conoscenze alle nuove generazioni di futuri studiosi e specialisti che frequenteranno la scuola dell’ISCR a Matera”.

“La collaborazione scientifica con l’ISCR ed in particolare con la Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ISCR della sede di Matera – dichiara Nicola Masini, responsabile della UOS di Potenza cui afferisce l’Unità di Ricerca di Matera –  è segno del fitto dialogo avviato, già da tempo, anche grazie alla presenza nella città lucana di una Unità di Ricerca dell’IBAM. Il rapporto con l’ISCR – continua Masini – consentirà ora di ampliare le attività scientifiche, didattiche e di ricerca sviluppate in quella sede per focalizzarsi sui temi di diagnostica e monitoraggio del patrimonio architettonico ed archeologico finalizzati alla loro conservazione e restauro”.

“Grazie alla Convenzione appena siglata – afferma Angela Calia, Primo Ricercatore IBAM della sede di Lecce  e delegata dal direttore a coordinare le azioni programmatiche, di didattica e ricerca, tra la Scuola e l’Istituto – sulla scia delle ricerche sinora condotte sarà possibile mettere a disposizione le numerose esperienze maturate da archeologi, chimici, restauratori, fisici, geologi, all’interno del polo dei laboratori di Lecce impegnati da lungo tempo nello sviluppo di tecnologie e strumenti all’avanguardia per la diagnostica e la conservazione del patrimonio culturale. La possibilità di trasmettere agli allievi della Scuola le opportunità di ricerca sviluppate nei laboratori dell’Istituto è un’occasione importante di crescita”.

La Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ISCR di Matera ha sede presso l’ex Convento di Santa Maria Nova.

 

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