Nella sezione meridionale della necropoli di Saqqara, nell’area dove si trovano le tombe dei funzionari di alto rango dell’Antico Regno, la missione archeologica franco-svizzera ha portato alla luce una mastaba in mattoni di fango con una straordinaria falsa porta, iscrizioni e rilievi unici.
La tomba è intitolata a un medico reale di nome Teti-neb-Fu, vissuto durante il regno di re Pepi II (2278-2184 a.C. circa, VI dinastia, Antico Regno). Le iscrizioni testimoniano un’impressionante serie di titoli che riflettono il suo status élitario; tra questi: Capo medico del palazzo, Sacerdote della dea Serqet e Mago di Serqet (un ruolo associato alla cura di morsi velenosi di scorpioni o serpenti), Capo dentista e Sovrintendente delle piante medicinali.
La scoperta si è rivelata molto importante in quanto i testi e le raffigurazioni artistiche sulle pareti della mastaba apportano un significativo contributo alla comprensione storica della necropoli di Saqqara e getta luce su aspetti della vita quotidiana, nonché dei ruoli professionali nell’Antico Regno, ed evidenzia come mondi come la medicina, la religione e l’arte di governo siano connessi tra loro durante l’Antico Regno.
Studi premilinari suggeriscono che la mastaba potrebbe essere già stata saccheggiata nell’antichità, ma le sue pareti ancora intatte e adornate con iscrizioni finemente incise e dipinte riflettono un’ottimo stato di conservazione. All’interno della mastaba una falsa porta dai colori vivaci accompagna raffigurazioni di mobilio funerario, un elenco di offerte e un fregio con i titoli e il nome del proprietario della tomba. Il soffitto è dipinto di rosso e nero, ad imitare il granito, mentre un’iscrizione al centro registra ancora una volta il nome e i titoli del proprietario della tomba.
La camera funeraria conserva il sarcofago di pietra decorato al suo interno con iscrizioni geroglifiche scolpite che riportano di nuovo il nome e i titoli di Teti-neb-Fu.
La missione franco-svizzera guidata da Philippe Collombert scava dal 2022 nell’area delle tombe dei funzionari reali, situata dietro il complesso funerario di Pepi I e delle sue regine. Tra le varie scoperte riportate, ricordiamo la mastaba del visir Weni, celebrato per le sue iscrizioni autobiografiche eccezionalmente dettagliate. Questi testi, incisi sulle pareti della sua tomba secondaria ad Abydos a Sohag, rappresentano una delle biografie più estese di un funzionario dell’Antico Regno.
Non ci resta che fare i nostri complimenti alla missione ed attendere curiosi nuovi risultati.
Source: MoTA